sabato 21 marzo 2009

Sigilli all´albergo del consigliere regionale

Sigilli al "Tiberio Palace Hotel". La polizia municipale sequestra gli undici piani, più cinema, teatro e sala conferenze, in via Galileo Ferraris, mentre è in corso un convegno della Uil. «Napoli deve chiudere e dobbiamo andare tutti via. Ora licenzio cento persone e me ne torno a Massa Lubrense, perché questa città non merita niente», si sfoga il patron dell´albergo, Vittorio Insigne, consigliere regionale (ex Udeur, ora nel gruppo misto). Per oggi erano in programma altri due congressi da cinquecento persone l´uno. Il "Tiberio Palace", in attività da due anni, infatti, è l´albergo delle grandi convention sindacali e politiche. Il nucleo antibusivimo edilizio dei vigili, diretto dal tenente Armando Marletta, lavorava sull´albergo da mesi, dopo un esposto in Procura. E dopo aver verificato la documentazione presentata negli anni nei vari uffici tecnici del Comune, ieri mattina gli uomini del generale Luigi Sementa sono intervenuti su mandato dell´autorità giudiziaria e hanno sequestrato l´intera struttura (oltre 21 mila metri quadri), perché sono state rinvenute opere edilizie difformi dalle autorizzazioni. Gli agenti hanno riscontato un cambio di destinazione d´uso della struttura (gli uffici ex-Telesoft erano state trasformate in albergo); un ampliamento di 600 metri quadri al piano terra destinato a parcheggio e trasformato in hall; un ampliamento di 19 metri per ciascuno degli 11 piani e varie tettoie non autorizzate. Al momento dell´intervento erano occupate 72 stanze. L´albergo non è stato sgomberato, però gli agenti hanno diffidato l´amministratore della società proprietaria dell´immobile (l´Immobil Sud), Davide Insigne, a non accogliere nuove persone all´interno dell´hotel. «Ho dovuto disdire 150 prenotazioni - continua Vittorio Insigne - E tutto questo perché non so quale dirigente del Comune, tre-quattro anni fa mi revocò arbitrariamente tutte le Dia. È vergognoso. Chiederò immediatamente al giudice la facoltà d´uso dell´albergo. Così si danneggia Napoli». (Cristina Zagaria da la Repubblica Napoli)

1 commento:

Anonimo ha detto...

OK.
Allora: Insigne è onesto, invece i vigili urbani di napoli sono una banda di affaristi, che maneggiano, fanno le cose irregolari e fanno soldi a palate approfittando delle loro posizioni di potere.
E' così?
Non mi pare proprio...