sabato 20 marzo 2010
Ultimo bilancio la Regione scopre l'austerity
Regione Campania - Una delle spese più corpose in consiglio regionale per il 2009, nessuna sorpresa, è quella per il personale comandato: quasi 6 milioni di euro (5,850 per la precisione). La voce salta fuori dal bilancio di previsione (possibili cioè aggiustamenti) del 2010 che, almeno per ora, prevede una riduzione rispetto al 2009. Ovvero poco più di 84 milioni di euro rispetto 85 milioni e 840mila euro del 2009 e ai quasi 90 del 2008. Usati come? Per personale e indennità ai consiglieri regionali: rispettivamente 39 e 27 milioni. A pesare di più sulle casse del consiglio sono gli assegni vitalizi che sono ormai diventati più consistenti delle indennità per i politici in carica. E, quindi, nel 2009, sono stati spesi quasi 14 milioni per i vitalizi e 13 per le indennità correnti. Spese che rimarranno pressoché stabili anche quest’anno. Aumentano, invece, per il 2010, chissà perché, le previsioni per le convenzioni autostradali (da 110mila euro a 120mila) mentre vengono stimate al ribasso i costi per le missioni (70mila nel 2009, si prevedono appena 20mila euro quest’anno). Come sono al ribasso le previste spese di rappresentanza per gli uffici della presidenza che tra pochi giorni vedranno nuovi attori. Nel 2009, infatti, erano previste per il presidente competenze per 160mila euro; 115mila per l’ufficio di presidenza e le commisisoni consiliari. Per i prossimi mesi, invece, si prevedono spese più che dimezzate: 70mila e 50mila euro. Ma taglia qui, taglia là, dove proprio non si riesce a risparmiare è al capitolo «spese per servizi e provviste». Il funzionamento, cioè, della complessa macchina del consiglio regionale: si passa da 12 milioni e 843mila euro a 13 milioni e 368mila euro (ma erano 16 milioni nel 2008). Aumenta la previsione dei costi della buvette (da 130mila si passa a 150mila) e quello dei fitti passivi: da poco più di 2 milioni si prevede un aumento di 200mila euro. E così la competenza della gestione informatica dell’Aula consiliare(955mila euro le competenze del 2009, un milione e 400mila euro, si prevede quest’anno). Invariate le spese di pulizia e portineria (poco più di un milione di euro ciascuno). Ma ci si può consolare con l’abbattimento delle spese per i cellulari «BlackBerry» (poco più di 130mila euro, mentre nel 2009 erano 175mila) con cui, a dir la verità, pochi consiglieri hanno preso familiarità negli ultimi 5 anni. «Last but not least», come direbbero gli inglesi, arrivano infine le spese per il personale del consiglio. Ovvero le voci più corpose. Anche qui è prevista una riduzione sul bilancio di previsione del 2010 (si passa dei 39 milioni del 2009 ai 37 di quest’anno) ma alcuni costi fissi sono difficili da abbattere. A cominciare da stipendi e assegni fissi del personale in organico che passano da 8 a 9 milioni mentre rimane praticamente invariato il fondo incentivante di produttività (3,100 milioni) e la retribuzione aggiunte per le posizioni dirigenziali (2,4 milioni). Invariata anche la spesa per il funzionamento dei gruppi consiliari: poco più di un milione di euro. Ritoccate verso il basso infine le previsioni per consulenze del presidente del consiglio (si passa da 160mila a poco più di 100mila) e quelle delle commissioni (da 462mila a 362mila euro). È austerity, insomma. Ma sarà poi rispettata? (Adolfo Pappalardo il Mattino)
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