Sorrento - Aveva trovato il modo di arrotondare la giornata infastidendo i commercianti del centro cittadino chiedendogli piccole somme di denaro dopo averli intimoriti con minacce supportate dalla sua imponente struttura fisica. L’ultimo tentativo gli è però stato fatale perché la cassiera del locale dove si era presentato non si è lasciata spaventare ed ha chiamato il 113 segnalando quanto stava accadendo. Sul posto è giunta una pattuglia del commissariato di polizia coordinato dal vicequestore Antonio Galante che dopo un breve inseguimento nel decumano del centro storico hanno agguantato l’estorsore ammanettandolo ed arrestandolo con l’accusa di tentata estorsione aggravata e violenza privata. Finisce così l’avventura di Giuseppe Iovine, un 53enne sorrentino noto con il soprannome di “Peppe a svastica”, ultimamente divenuto particolarmente rissoso ed aggressivo nei confronti di diversi commercianti ai quali sistematicamente si rivolgeva con fare minaccioso per ottenere anche piccole e misere somme di denaro da utilizzare per l’acquisto di bevande alcoliche. L’altro giorno “Peppe a svastica” si è presentato alla cassa del “Teatro Tasso” minacciando la cassiera chiedendogli soldi prima per l’acquisto di un caffè ed in seguito per una bevanda alcolica. Al rifiuto della ragazza il 53enne si è visibilmente innervosito, ha preso un portacenere dal bancone e lo ha scagliato contro la cassiera. In seguito al violento gesto è partita l’immediata segnalazione al vicino commissariato di polizia con una volante che nel giro di pochi minuti è giunta sul posto. Alla vista dei poliziotti “Peppe a svastica” si è frettolosamente allontanato tentando di fare perdere le proprie tracce nei vicoletti del centro storico ma è stato subito raggiunto dagli agenti che lo hanno arrestato in evidente stato di ebbrezza quando dopo essere uscito dal labirinto dei vicoletti si era soffermato sul corso Italia nei pressi della cattedrale di Sorrento. L’accaduto ha sollevato il risentimento di parecchi commercianti che chiedono un incremento dei controlli anche nei confronti di truppe agguerrite composte da mendicanti, zingari, borsaioli, drogati ed alcolizzati che con estrema puntualità timbrano il cartellino nell’unico tentativo di estorcere piccole somme di denaro ai negozianti sorrentini e facendo del centro storico e delle numerose attività commerciali il proprio campo di lavoro. (Fonte: Vincenzo Maresca da Positano News)
Nessun commento:
Posta un commento