Le celebrazioni per il Bicentenario
Vico Equense - Parte domani il programma delle celebrazioni dell’Unità d’Italia voluto dall´amministrazione comunale ed attuato con il concorso delle varie scuole cittadine in un percorso formativo caratterizzato da mostre, rappresentazioni, momenti di rivisitazione storica e di approfondimento tematico con insigni docenti universitari. Il programma, che ha come coordinatrice Angelina Liguori, è caratterizzato da un profondo significato storico ed etico-sociale, perché non solo è volto a ripercorrere il tortuoso cammino per raggiungere l’entità nazionale, ma intende anche stimolare soprattutto nei giovani, il senso dell’amor patrio. Per questo la manifestazione si articola in due fasi e consentirà di ricordare il contributo dato dai maggiori personaggi del periodo come Cavour, Mazzini e Garibaldi che, pur nella diversità delle posizioni politiche, possono essere, comunque, collocati su un piano di pari dignità in quanto a valore patriottico. Parimenti, oltre ai grandi protagonisti del Risorgimento, sarà ricordato l’eroismo dei patrioti martiri che sacrificarono la loro vita pur di vedere l’Italia sotto un´unica bandiera tricolore. In quest’ambito un particolare risalto sarà dato al poeta Goffredo Mameli. L’articolato programma della giornata commemorativa avrà inizio alle ore 9 in piazza Marconi con l’esecuzione dell’inno nazionale da parte della banda “Città di Vico Equense” oltre ad altri momenti rievocativi con le scenografie di varie scuole. Dopo la deposizione di una corona al monumento ai caduti, alle 11.30 all’hotel Oriente sarà inaugurata la mostra storica realizzata dagli alunni degli istituti comprensivi Scarlatti e Caulino e da quelli del primo circolo didattico. A seguire video, rappresentazioni teatrali e computerizzate, mostre sulle tradizioni culinarie di varie regioni a cura dei vari istituti scolastici. Alle 15,30 nello stesso albergo avrà inizio il convegno, moderato da Angelina Liguori, con la partecipazione di docenti universitari del Suor Orsola Benincasa, dello storico Salvatore Ferraro e di Silvano Marseglia, presidente europeo A.E.D.E.. (Fonte: Umberto Celentano da il Mattino)
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