venerdì 8 aprile 2011

SS. Trinità e Paradiso, il recupero di un bene dal valore storico

Vico Equense - Situato nel pieno centro cittadino l'Istituto della Santissima Trinità e Paradiso, nello storico palazzo settecentesco, diventa incubatore d'impresa. Al primo piano, infatti, da qualche settimana è stato trasferito l'ufficio SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) e gli annessi uffici comunali del Commercio e del Turismo, poiché avrà un contatto diretto e immediato con le nascenti imprese e con tutte quelle presenti sul territorio. In più è stato allestito uno sportello Europa che supporterà le nascenti attività, ma anche quelle già esistenti, per attingere ai finanziamenti europei. Nel corridoio sono stati posti, in apposite teche, i reperti del Museo Mineralogico che assolve anche la funzione di sezione scientifica dell'Incubatore. È stata inoltre allestita un' accogliente sala multimediale per le proiezioni e per le video conferenze, una struttura all’avanguardia per l’offerta di nuovi servizi culturali basati sulle più moderne tecnologie, utile per ospitare convegni e incontri, aperta alle collaborazioni con le aziende d'eccellenza del territorio. Le rimanenti cinque stanze diventeranno gli uffici a disposizione delle nuove imprese. Un'occasione importante e la dimostrazione di come l'Amministrazione abbia lavorato e stia continuando a lavorare per favorire e supportare la creazione di nuove unità produttive in una città, come Vico Equense, da sempre nota per le sue storiche tradizioni artigianali, commerciali ed enogastroniche. In linea con la candidatura di Vico Equense a "Città della Gastronomia Unesco". L'Incubatore sarà inoltre un luogo informativo e di supporto, un trait d'union tra imprese e altri uffici comunali e favorirà azioni comuni utilizzando la spinta imprenditoriale come una leva di innovazione territoriale. “Un passo avanti ed una risposta positiva – dichiara Gennaro Cinque – rispetto al percorso di acquisizione del Palazzo da parte del Comune di Vico, perfettamente in linea con la volontà dei fondatori, che vede la massima valorizzazione funzionale del complesso monumentale”. Sulla vicenda abbiamo ascoltato l'Onorevole Gioacchino Alfano che lo scorso mese di ottobre si era fatto promotore, al Parlamento, di una Proposta di Legge che prevedeva l'estinzione dell'Istituto e il trasferimento del relativo patrimonio al Comune. “La proposta di legge – ha dichiarato Alfano – è in attesa di essere discussa dalla Commissione Cultura. La cosa da dire, e che sottolineo, è che la proposta di legge è stata un'occasione strategica per richiamare l'attenzione sul tema. Di fatti alla mia proposta ne sono seguite altre da parte dei colleghi parlamentari, anche relativamente ad altri istituti nazionali, questo dimostra la necessità collettiva di trovare delle soluzioni che possano ottimizzare l'utilizzo di queste strutture. Sulla scia di questa proposta, inoltre, è stato prodotto un importante atto quale il federalismo demaniale. Il decreto prevede, infatti, l'individuazione dei beni statali che possono essere attribuiti a comuni, province, città metropolitane e regioni, operata attraverso uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, e la successiva attribuzione dei beni agli enti medesimi. Dobbiamo continuare su questa scia e cercare di arrivare ad una soluzione al più presto”.

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