Vico Equense - Una scogliera soffolta lunga 100 metri, larga 15 e posta a 10 metri dalla linea di costa. Questo l’intervento, promosso dall’assessore provinciale Piergiorgio Sagristani, e che partirà nei prossimi giorni a Vico Equense al piede del costone sottostante la cattedrale della SS Annunziata. L’obiettivo dell’intervento è quello di mitigare l’impatto dei marosi e proteggere il costone sottostante il largo del Vescovado, da anni inevidente stato di erosione e sottoposto a sistematici fenomeni di crollo. La scelta di utilizzare una scogliera sommersa è il compromesso tra le esigenze di rispettare l’importanza paesaggistica del sito con un’opera a scarso impatto ambientale e visivo e la realizzazione di una struttura che raggiunga l’obiettivo la costa. Il costo dell’opera ammonta a circa 400 mila euro ed è stata vinta dall’associazione temporanea di impresa Cem Spa e Aequa Mar. “Questo intervento atteso da tempo – ha detto Sagristani – rientra nella più ampia programmazione predisposta dall’amministrazione provinciale a tutela della coste in penisola sorrentina. La falesia calcarea rappresenta una caratteristica di pregio del nostro territorio che va preservata in quanto elemento di pregio paesistico. Vogliamo tutelare la specificità della nostra costa, unica al mondo, e che riscuote l’attenzione e l’interesse di tanti turisti, pertanto il mio assessorato di concerto con il Presidente Cesaro ha predisposto un programma incisivo e qualificante di interventi sull’intera fascia costiera”.
domenica 10 aprile 2011
Una scogliera lunga 100 metri sotto al Vescovado
Vico Equense - Una scogliera soffolta lunga 100 metri, larga 15 e posta a 10 metri dalla linea di costa. Questo l’intervento, promosso dall’assessore provinciale Piergiorgio Sagristani, e che partirà nei prossimi giorni a Vico Equense al piede del costone sottostante la cattedrale della SS Annunziata. L’obiettivo dell’intervento è quello di mitigare l’impatto dei marosi e proteggere il costone sottostante il largo del Vescovado, da anni inevidente stato di erosione e sottoposto a sistematici fenomeni di crollo. La scelta di utilizzare una scogliera sommersa è il compromesso tra le esigenze di rispettare l’importanza paesaggistica del sito con un’opera a scarso impatto ambientale e visivo e la realizzazione di una struttura che raggiunga l’obiettivo la costa. Il costo dell’opera ammonta a circa 400 mila euro ed è stata vinta dall’associazione temporanea di impresa Cem Spa e Aequa Mar. “Questo intervento atteso da tempo – ha detto Sagristani – rientra nella più ampia programmazione predisposta dall’amministrazione provinciale a tutela della coste in penisola sorrentina. La falesia calcarea rappresenta una caratteristica di pregio del nostro territorio che va preservata in quanto elemento di pregio paesistico. Vogliamo tutelare la specificità della nostra costa, unica al mondo, e che riscuote l’attenzione e l’interesse di tanti turisti, pertanto il mio assessorato di concerto con il Presidente Cesaro ha predisposto un programma incisivo e qualificante di interventi sull’intera fascia costiera”.
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6 commenti:
Lo strumento è valido e necessario per evitare l'erosione. Voglio però precisare due cose. Nel corso di tanti anni la costa ha comunque tenuto in modo eccezionale e il crollo si verificò solo in seguito ad un'eccezionale mareggiata di qualche anno fa, evento più unico che raro. Secondo, ho partecipato una settimana fa ad un interessante convegno promosso dall'amministrazione nel quale si parlava di siti archeologici a Vico Equense alcuni dei quali ubicati proprio a mare nelle immediate vicinanze della costa e proprio nella zona dove questa scogliera dovrebbe essere costruita.
Mi chiedo allora se qualcuno abbia pensato di chiamare qualcuno che con un sopralluogo subacqueo possa escludere che la scogliera venga costruita su qualche sito di interesse archieologico e lo seppellisca per sempre.
Ciao
A me sembra solo una manovra commerciale per espandere la spiaggia di Seiano e dello Sporting e incrementare la presenza di gente.
è un problema solo di DNA : fra i tanti pregi dei cittadini di questo splendido golfo c'è -purtroppo- quello dell'arteteca : una parola intraducibile che arreca danni su danni specialmente all'ambiente che è visto solo come 'bene' da sfruttare in terra,in mare,in cielo e ovunque ci sia quel senso del 'possesso' e del profitto immediato che deve far cassa subito ; ai posteri?
solo macerie...
guardate cosa è diventata Ischia ,cosa sono i Campi Flegrei e tutta la costa a Nord di Napoli: volete replicare ? il piatto è servito!
la scogliera di certo cambiera per sempre un piccolo angolo di paradiso però i crolli negli ultimi 10 anni sono stati piu di uno quindi il costone dove si erge la cattedrale va preservato,che poi tale scogliera a luglio ed agosto venga utilizzata dai bagnanti non vedo lo scandalo
bravo all'anonimo del 10 aprile 2011 17:11, bravo a franco c.
saluti
Il crollo più importante è avvenuto in occasione di una famosa mareggiata, i piccoli crolli si sono succeduti per l'incuria e la mancata pulizia da parte delle autorità preposte della parte superiore. Sono due cose distinte come diversi sono gli interventi necessari.
Prima di mettere in opera un intervento così invasivo swarebbe necessario valutare la reale staticità del costone, la presenza di siti archeologici in loco e il gioco delle correnti per non far diventare lo specchio d'acqua antistante quella splendida spiaggia uun piccolo pantano.
Tutto questo è stato fatto? o ci si è solo preoccupati di affidare i lavori?
Chissa...
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