lunedì 30 luglio 2012

In scena Teatro Mio con “I due gemelli napoletani”

Giovedì 2 agosto ore 21 Santissima Trinità e Paradiso

Vico Equense – Si è conclusa domenica 29 luglio la rassegna teatrale UILT Campania – Teatro Festival brillantemente organizzata da Teatro Mio con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Vico Equense. Sei spettacoli, messi in scena nella splendida cornice del Chiostro Seicentesco della SS. Trinità e Paradiso, hanno allietato un vasto pubblico che ha saputo apprezzare le diverse comicità dei lavori in gara. Ad una delle serate ha preso parte il presidente di UILT Campania, Antonio Palumbo che ha evidenziato la passione e l’amore per il teatro che si cela dietro ogni compagnia amatoriale. Il 29 luglio, poi, parterre d’eccezione con Gianfelice Imparato tra il pubblico, intervenuto per assistere alla messa in scena del suo lavoro “Casa di frontiera”. La giuria, divisa in due sezioni, una popolare ed una tecnica, si è già espressa domenica 29 luglio, pertanto giovedì 2 agosto alle ore 21.00, si terrà la serata conclusiva dedicata alla premiazione delle due compagnie teatrali che avranno accesso alle fasi interregionali della rassegna. Nella stessa serata e fuori concorso, andrà in scena sempre nel Chiostro della Santissima Trinità e Paradiso, “I due gemelli napoletani”, straordinaria riduzione di Tato Russo della famosa commedia di Plauto “I Menecmi”, della compagnia stabile “Teatro Mio”. L´adattamento in chiave partenopea di Tato Russo trasporta l'avventura dei Menecmi in una Neapolis coloratissima di servi e padroni, di ancelle e cortigiane, di "femminielli" e parassiti. I protagonisti sono i due gemelli Menecmo e Fosicle. Quest´ultimo, dopo la scomparsa del fratello rapito, è ribattezzato per nostalgia dal padre Mosco (Bruno Alvino), anch´egli Menecmo. Menecmo e Menecmo dunque... Menecmo (Natalino Di Guida) è un noto e stimato avvocato napoletano che con la complicità del suo compagno schiavo liberato Spazzola (Luigi Parlato), ama tradire la propria moglie Dorippide (Luisa Russo) sostenuta nel suo dolore dalla devota schiava (Rosa Cannavacciuolo) con l´avvenente Erozia (Tina Norvello), una meretrice che ha al suo seguito le voluttuose Fisicle (Federica Cuomo), Fisilide (Valentina Alfano), e Cilindro un cuoco dalla "spiccata" personalità (Bruno Alvino), l´altro... Menecmo è, invece, un po´ più rozzo, meno educato, segnato dall´accento di Capua, giunto a Napoli con il suo fido schiavo Messenione (Stefano Arpino), alla ricerca della sua famiglia e magari anche, di una vita più agiata. Classiche e sempre di grande effetto, le gag si susseguono con un ritmo incalzante, tutte convergenti sugli immortali temi della commedia classica (la fame, il sesso, la "roba"), quindi sempre nel pieno rispetto dell´originale plautino. “L’idea – spiega Bruno Alvino - è quella di ridare vita a quel genere di comicità popolare che fa leva sul gioco degli equivoci, sui paradossi, sullo scambio di persona, sull’esasperazione delle passioni, elementi che da sempre sanno strappare il riso facendo ricorso a battute a volte anche popolari, accentuando in un’ottica caricaturale e macchiettistica i personaggi.”

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