lunedì 22 ottobre 2012

Concerto “ Sentimenti di fede e di vita” del M° Oscar Javelot nella Basilica di San Michele Arcangelo

Piano di Sorrento - Domenica 28 ottobre alle ore 19.30 nella Basilica di San Michele Arcangelo l’Associazione Culturale Cypraea con il patrocinio del Comune di Piano di Sorrento ha organizzato il concerto “ Sentimenti di fede e di vita” del M° Oscar Javelot. La particolarità consiste che lo strumento usato è il flauto di Pan, detto anche siringa, strumento musicale aerofono, costituito da più canne, il cui numero può variare, di lunghezza diversa e sono legate o incollate tra loro. Secondo la mitologia greca la sua origine risale a Pan, una divinità ellenica, parte uomo e parte capra, spirito di tutte le creature naturali, che innamorato della ninfa Siringa venne da lei rifiutato a tal punto da preferire di gettarsi nelle acque del fiume Ladone, pregando di essere trasformata perché il dio non la potesse riconoscere e fu esaudita diventando una canna indistinguibile in una palude. Infatti Pan si trovò dinanzi un canneto dove il vento sibilando emetteva un suono melodioso, ne fu affascinato e tagliò una canna in sette o nove pezzi di lunghezze diverse che unì tra loro con cera e spago, formando quello che ancora oggi si chiama Flauto di Pan o Siringa. Nel tempo questo strumento divenne molto popolare, soprattutto tra le comunità pastorali, disprezzato per tale motivo dai ceti sociali più agiati.Ma i liutai rumeni del XVIII secolo lo modificarono, facendo si che comparisse anche nelle orchestre. Oscar Javelot inizió la sua carriera musicale come batterista e cantante e già all’età di 15 anni scoprì il suo amore per questo tipo di flauto e con impegno, volontá e numerosi concerti come solista, ne diventa un grande maestro. “ Le note della sua musica - spiega Cecilia Coppola presidente della Cypraea - creano un linguaggio capace di smuovere i sentimenti e le commozioni più pure e in questo concerto i presenti vivranno momenti di pura emozione e come disse John Coltrane “la musica è il più grande bene che i mortali conoscano. E’ tutto ciò che noi quaggiù abbiamo del paradiso”.

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