giovedì 1 novembre 2012

Il rimpasto dell’Arcivescovo Alfano

Arcivescovo Francesco Alfano
Sorrento - Coinvolge tre comunità parrocchiali di tre distinte città della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, il primo rinnovo di cariche sacerdotali «varato» dal nuovo arcivescovo don Francesco Alfano. Il «pastore» diocesano, successore di monsignor Felice Cece dallo scorso 10 marzo, ha praticamente operato una sorta di rimpasto alla guida delle comunità dei fedeli di Gragnano, Sorrento e Massa Lubrense. Il tutto è partito con la parrocchia di Nostra Signora di Lourdes al rione Marano, comunità che, all’indomani della costituzione della parrocchia «in solido» della città di Sorrento (che comprendeva anche le comunità della Cattedrale e di Sant’Anna a Marina Grande), necessitava di una figura sacerdotale decisamente più stabile. E proprio al rione Marano, «approda» il giovane don Rito Maresca, 33 anni, originario di Piano di Sorrento, che guidava da qualche anno la comunità di «Santa Maria delle Grazie» a Massa Lubrense. Per don Rito si tratta di una sorta di «ritorno»: già, perché il presbitero, prima di essere nominato parroco a Massa Lubrense, aveva già prestato servizio pastorale alla parrocchia di Nostra Signora di Lourdes. La nomina, il cui annuncio è stato dato domenica scorsa durante la celebrazione della Santa Messa da don Luigi Di Prisco, è stata accolta con entusiasmo dai fedeli della parrocchia di Sorrento. Per riempire la casella lasciata vuota a Massa Lubrense, nella prestigiosa ex cattedrale della Terra delle Sirene, è stato «chiamato», invece, don Giovanni Ferraro, che lascia a malincuore la comunità del borgo collinare di Casarlano a Sorrento. Per don Giovanni, già alla guida, con il compianto don Luigi Verde, della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes a Marano, si tratta di un ritorno a Massa Lubrense: il sacerdote aveva iniziato la sua opera pastorale nella comunità in solido della frazione collinare di Sant’Agata sui due Golfi. A Casarlano, invece, approda don Antonino Lazzazzara, giovanissimo sacerdote di Sorrento, che aveva prestato servizio in una comunità parrocchiale di Caprile in Gragnano. (Fonte: Giuseppe Damiano da Il Mattino)

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