sabato 8 dicembre 2012

Con Luigi Grossi, Emily Dickinson rivive a Sorrento

Museo Correale
Al museo Correale un’installazione dell’artista napoletano 

Sorrento - Può una performance artistica sospendere la dimensione del tempo? Quella di Luigi Grossi, ispirata ad Emily Dickinson, sì. Si tratta di un itinerario tra letteratura ed arte, dove il bianco scrive le emozioni e contempla l’armonia del paradosso. Candore e ingenuità, rabbia e guerra, passione e slanci diretti all’oltre si giustappongono e, insieme, si compenetrano. Poi il colore amato dalla poetessa si spegne. E si accende la notte, e, insieme, le luci. La loro funzione non è quella di illuminare, ma di evidenziare aforismi, frasi, poesie, testi scritti sugli oggetti in mostra che, così, rivivono fuori dalla carta. Anche questa è metafora di eternità e di assoluto. Le parole non siglano i momenti, ma si aprono all’infinito, al sentimento espresso – sempre lo stesso -, che poi si declina in esperienze e vissuti diversi. Il sentimento, come la letteratura e l’arte, è immortale. Questo è il messaggio che arriva dall’opera allestita al museo Correale, che si potrà visitare a partire da mercoledì 12 dicembre al Museo Correale di Sorrento. Il taglio del nastro ci sarà alle ore 11, alla presenza delle autorità cittadine. Luigi Grossi, classe ’49, è uno stimatissimo artista contemporaneo, apprezzato da critici e filosofi. Tra gli altri, grande estimatore dei lavori, pittorici e non solo, del maestro napoletano anche Aldo Masullo, che ha recensito mostre, performance e singole opere. “L’arte è un veicolo di emozioni – dice il è poliedrico Luigi Grossi -. Sorrento è una città che di arte e di cultura si nutre. Ho trovato un’apertura, una sensibilità e una disponibilità encomiabili. Il mio primo grazie va alla dottoressa Flora Beneduce, che ha creduto nel valore artistico e nella comunicazione dirompente dell’installazione. Poi grazie a Maria Di Leva, instancabile in ogni fase della realizzazione, al vice sindaco Giuseppe Stinga e all’assessore alla Cultura, Maria Teresa De Angelis, per aver accolto con entusiasmo l’idea dell’installazione. Infine, la mia gratitudine va a Gaetano Mauro, componente del consiglio d’amministrazione del museo Correale, che ha offerto alla mia performance una location così prestigiosa”.

Nessun commento: