lunedì 17 giugno 2013

Penisola, il solito inferno in Circum

Fonte: Metropolis

Meta - Incubo a Meta: risse, furti e 4 arresti L’incubo inizia dal mattino, sulla linea Napoli-Sorrento della Circumvesuviana. E’ un fiume di pendolari del mare. Due su tre sono giovanissimi. Under 18. Ad ogni corsa diventano sempre di più. Salgono a Napoli, a Ercolano, a Torre del Greco, a Torre Annunziata e a Castellammare. Un’invasione sulle spiagge della Penisola Sorrentina, divisa più o meno equamente tra Vico Equense, Seiano e Meta di Sorrento. Oltre ci vanno in pochi. Ad occhio e croce solo le famiglie e qualche turista che ha viaggiato schiacciato tra i sedili e i finestrini. E’ la solita domenica da incubo per i primi Comuni della Penisola. Per Meta, soprattutto, dove una pattuglia di carabinieri sorveglia arrivi e partenze alla Circumvesuviana. La valanga di giovanissimi pendolari si riversa in strada lungo i tornanti tranquilli che conducono -end estivo. I primi ad esaurirsi sono gli ombrelloni verso il mare. Invade la spiaggia mentre gli ombrelloni si aprono uno dopo l’altro. E’ la seconda mattinata del primo week bianchi della spiaggia più vicina alla roccia. Il bagnino manda indietro le coppie che si avviano sulla passarella. «Non c’è più posto» e non siamo ancora a metà mattinata. Pian piano si riempie anche la spiaggia accanto, quella verso la scogliera. C’è qualche cabina libera, ma gli ombrelloni rosso e bianco sono tutti aperti, sulle sdraio centinaia di bagnanti che si godono il caldo di Ade. Anche le cabine azzurre dal lato opposto sono esaurite quando è quasi ora di pranzo.
 
«E’ una domenica importante», dicono alla cassa. «Un pienone che ci fa ben sperare». E’ un via vai di caffé e gelati, di cornetti e bibite. Arrivano anche i bagnanti che sono arrivati con i teli sulle spalle e si sono piazzati lungo i piccoli lembi di spiaggia a ridosso del costone. Molti sono ragazzi. Parecchi sono arrivati in Circum con le borse cariche bi panini e bottiglie d’acqua che nel frattempo sono diventate contenitori di «brodo». Tutto fila liscio fino al primo pomeriggio, poi i soliti idioti prendono il sopravvento in una domenica tutta da godere. Il primo episodio si verifica tra due gruppi di ragazzi. Una parola di troppo, forse un complimento inopportuno. Due ragazzi prendono a litigare si sfiora la rissa, intervengono altri bagnanti e la tensione sale alle stelle tra minacce e conti da saldare appena usciti dalla spiaggia. Qualcuno allerta i carabinieri, che arrivano sul posto e mettono ordine. I protagonisti della rissa sfiorata vengono allontanati, riprendono la strada che porta alla stazione, praticamente accompagnati quasi sul treno. Sembra tornare la calma, e invece no. Spariscono quattro cellulari, portafogli e contanti. E’ nuovamente caos sulla spiaggia. Scatta la caccia all’uomo, o meglio alla gang dei ladri. Qualcuno traccia l’identikit ai carabinieri. Sono giovanissimi, con l’accento dialettale, hanno frugato in decine di borse, poi si sono allontanati a piedi. I carabinieri risalgono la strada e all’altezza dei semafori di via Cosenza scatta l’inseguimento. Dura poco, qualche metro. Due ragazzi della gang si arrendono e vengono fermati. Altri due vengono fermati poche ore dopo. Si tratta di un 36enne e un 19enne di Ercolano di un 27enne e un 15enne di Napoli. Il primo ha precedenti per rapina ed estorsione, il 27enne napoletano, noto per armi ed evasione, nel 2005 aveva partecipato all’assalto ad un campo rom dando fuoco ad alcune baracche. Quando torna la calma a Meta è quasi sera. Ai lidi si fanno due conti. «Il primo week-end d’estate è stato buono». Anzi ottimo. Economicamente parlando. Ade ha portato caldo e soldi.

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