martedì 25 giugno 2013

Mare sporco, macchie e colore giallo. Gli ambientalisti: “Basta, sta morendo”

Fermi i lavori per l’impianto di depurazione a Punta Gradelle: “Ogni anno la stessa emergenza

Fonte: Josè Astarita da Metropolis 

Vico Equense - Schiuma sospetta, acqua in alcune zone di colore verde. In altre giallo. Un mare sporco nel cuore dell’estate. E scatta un nuovo allarme. Il dossier fotografico messo a punto dai Vas della penisola sorrentina solleva nuove ombre sul patrimonio blu della costiera. “Ne stiamo parlando da anni e ne parliamo anche d’inverno quando non si fanno i bagni di mare, poi appena arriva l’estate ecco che tutti scoprono che il nostro mare sta morendo e in costiera sorrentina non c’è più nessun richiamo naturalistico per rendere invitante una vacanza nella zona” è la stoccata degli ambientalisti che, in un comunicato stampa, riaccendono i riflettori sulla salute del mare della penisola. In particolare, in un momento difficile e con l’impianto di depurazione di Punta Gradelle in tilt: lavori fermi da tempo per la realizzazione del collettore comprensoriale e tante polemiche. “Il mare è sporchissimo già da tempo: verdastro giallognolo, che emana cattivo odore con residui e rifiuti di ogni genere”. Sul caso interviene anche il coordinatore dei Vas di Vico Equense, Franco Cuomo: “Sarò provocatorio: il depuratore va completato, ma il depuratore è un falso problema – dichiara in una nota -. Qui necessita urgentemente costruire i mattoni per una cultura ambientale forte, con dosi massicce con la divulgazione nelle scuole di etica ambientale e di una teoria dei diritti degli enti non umani ovvero. In paesi molto più civili dei nostri si parla di queste cose già da vent’anni.
 
La Campania fa inorridire per i dati sull’ inquinamento e per le malattie provocate dall’inquinamento. Costituire una carta dei diritti per l’aria che respiriamo, per il mare, per le acque, per gli alberi, così come nel settecento fu già costituita quella dei diritti per gli uomini. Successivamente colpire il reato ambientale come un reato penale e inasprire le pene per chi scarica siero del latte nei rivi, fogne, residui chimici o per chi abbatte e distrugge intere aree di verde, insomma sollevare la questione ambientale come una questione assolutamente svincolata dalla stupida idea di produttività turistica. Il mare, il verde non vanno tutelati e protetti per meglio fare affari, ma per il loro valore intrinseco e perché questi, sono enti a se stanti, universi di vita e di varietà biologica sulla terra. Finché non si diranno queste cose, non si faranno passi avanti. I lavori del depuratore di Punta Gradelle devono riprendere urgentemente, ma il depuratore, ammettendo che si completi, sarà solo un’ ulteriore pezza a colore ad un problema che è più vasto e che dovrebbe sollecitare le coscienze di tutti e formare quelle dei bambini che genitori incoscienti fanno bagnare in queste acque”. Proprio sull’impianto di depurazione di Punta Gradelle, giorni fa, c’è stata l’ennesima interrogazione consiliare dei consiglieri comunali di minoranza.

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