Fermi i lavori per l’impianto
di depurazione a Punta Gradelle:
“Ogni anno la stessa emergenza
Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Vico Equense - Schiuma sospetta, acqua in alcune zone
di colore verde. In altre giallo. Un mare sporco nel cuore
dell’estate. E scatta un nuovo allarme. Il dossier fotografico
messo a punto dai Vas della penisola sorrentina
solleva nuove ombre sul patrimonio blu della costiera.
“Ne stiamo parlando da anni e ne parliamo anche d’inverno
quando non si fanno i bagni di mare, poi appena
arriva l’estate ecco
che tutti scoprono
che il nostro mare
sta morendo e in
costiera sorrentina
non c’è più nessun
richiamo naturalistico
per rendere
invitante una vacanza
nella zona” è
la stoccata degli ambientalisti
che, in un
comunicato stampa,
riaccendono i riflettori
sulla salute del
mare della penisola.
In particolare, in un
momento difficile
e con l’impianto di
depurazione di Punta
Gradelle in tilt: lavori
fermi da tempo
per la realizzazione
del collettore comprensoriale
e tante
polemiche.
“Il mare è sporchissimo
già da tempo:
verdastro giallognolo,
che emana
cattivo odore con
residui e rifiuti di
ogni genere”.
Sul caso interviene
anche il coordinatore
dei Vas di Vico Equense, Franco Cuomo: “Sarò provocatorio:
il depuratore va completato, ma il depuratore è
un falso problema – dichiara in una nota -. Qui necessita
urgentemente costruire i mattoni per una cultura ambientale
forte, con dosi massicce con la divulgazione nelle
scuole di etica ambientale e di una teoria dei diritti degli
enti non umani ovvero. In paesi molto più civili dei nostri
si parla di queste cose già da vent’anni.
La Campania fa
inorridire per i dati sull’ inquinamento e per le malattie
provocate dall’inquinamento. Costituire una carta dei diritti
per l’aria che respiriamo, per il mare, per le acque, per
gli alberi, così come nel settecento fu già costituita quella
dei diritti per gli uomini. Successivamente colpire il reato
ambientale come un reato penale e inasprire le pene per
chi scarica siero del latte nei rivi, fogne, residui chimici o
per chi abbatte e distrugge intere aree di verde, insomma
sollevare la questione ambientale come una questione assolutamente
svincolata dalla stupida idea di produttività
turistica. Il mare, il verde non vanno tutelati e protetti
per meglio fare affari, ma per il loro valore intrinseco e
perché questi, sono enti a se stanti, universi di vita e di
varietà biologica sulla terra. Finché non si diranno queste
cose, non si faranno passi avanti. I lavori del depuratore
di Punta Gradelle devono riprendere urgentemente, ma
il depuratore, ammettendo che si completi, sarà solo un’
ulteriore pezza a colore ad un problema che è più vasto
e che dovrebbe sollecitare le coscienze di tutti e formare
quelle dei bambini che genitori incoscienti fanno bagnare
in queste acque”.
Proprio sull’impianto di depurazione di Punta Gradelle,
giorni fa, c’è stata l’ennesima interrogazione consiliare
dei consiglieri comunali di minoranza.
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