Resta alto il rischio di caduta massi,
l’amministrazione a caccia di fondi
dopo aver perso finanziamenti Ue
Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Meta - Un progetto fermo da tempo
e che l’amministrazione
tenta di rilanciare dopo aver
perso oltre mezzo milione
di euro di fondi europei.
L’obiettivo è mettere in sicurezza
il percorso fra le
marine di Meta e Alimuri,
all’ombra dell’Ecomostro.
Nei giorni scorsi in giunta è
stato dato il via libera bis al
progetto esecutivo dei lavori
per intervenire lungo la stradina
chiave del borgo marittimo.
Gli interventi erano
rimasti «congelati» anche
perché più volte c’era stata
la caduta massi dal costone
roccioso che sovrasta la baia.
Situazioni di pericolo che
avevano obbligato l’ente a
bloccare il progetto messo a
punto cinque anni fa e che si
stava snodando grazie anche
a soldi provenienti dall’Europa.
I lavori, in passato, furono
appaltati e poi sospesi perché l’area dell’intervento
venne interdetta per pericolo
per la pubblica incolumità
dovuta all’incubo frane e
smottamenti. E così l’ente
locale di via Municipio, di conseguenza, perse il finanziamento
europeo per la
realizzazione dell’opera. In
pratica si erano smaterializzati
in un attimo i 530mila
euro circa che l’amministrazione
locale aveva ottenuto
come liquidità per realizzare
gli interventi e rendicontarli
entro la fine del 2009.
Tutto in stallo, lavori a metà,
strada vietata al pubblico
per sicurezza. Dopo 5 anni
dal primo tentativo oggi il
Comune di Meta ha presentato
in Regione il nuovo
progetto. I professionisti che
avevano redatto il piano di
intervento del 2009 hanno
rivisitato dopo 5 anni il
planner dei lavori. Tutto aggiornato
al 2014. Il progetto
prevedeva la sistemazione
dell’esistente percorso pedonale,
ubicato lungo la
benna, di circa 300 metri
dalla Marinella alla località
Alimuri.
Dalla prima data di
approvazione del progetto
si è registrata una modesta
variazione dello stato dei
luoghi dovuto ad erosione
dell’arenile: i luoghi interessati
dai lavori, per un tratto
di circa 400 metri, sono più
esposti al moto ondoso di
quanto accadesse cinque
anni fa; per tale ragione si
è reso necessario porre in
opera pavimentazione di
spessore maggiore e con
modalità operative tali da
resistere all’azione delle
onde.
Un lavoro che non è mai
stato cancellato dai piani
triennali delle opere pubbliche
approvati anno dopo
anno dalla maggioranza. Un
aumento di costi vertiginoso
nell’arco di un solo quinquennio.
Infatti, se il primo
finanziamento aveva messo
a disposizione dell’ente municipale
530mila euro, il nuovo
dovrà coprire una somma
che sfiora di poco i 2 milioni
di euro. Il Comune farà la
propria parte. Sì, perché
l’organo di governo ha confermato
il co-finanziamento
dell’opera per un totale di
120mila euro.
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