E il supplemento notturno è meno costoso
Vico Equense - I taxi tornano anche a Vico Equense. Sì, perché da un
paio di giorni, a piazza Umberto è tornata a fare capolino
una Mercedes bianca con tanto di classica insegna
nera. Discussi a volte per le tariffe, ma fondamentali
quando vanno in stallo i mezzi pubblici, tornano di
moda e colmano un vuoto per tutti coloro che vorranno
utilizzarli. All’ente
municipale di via Filangieri
risultano rilasciate
due licenze taxi, ma sino
a pochi giorni fa di vedere
in giro auto bianche
con la classica insegna
proprio non c’era verso.
Il nuovo corso è griffato
Alessandro Onofri. Giovane
costiero che ha scelto
di fare il tassista nella
cittadina porta d’ingresso
della costiera che motiva
anche la sua scelta sulla
base dei dati visibili a
tutti nella cittadina porta
d’ingresso della penisola.
«L’assenza di taxi nel territorio
e la presenza di numerosi turisti, soprattutto
nel periodo primavera-estate, mi ha indotto a offrire
questo servizio». Se bisogna capire il momento ed inventarsi
anche un lavoro, la scelta del giovane driver
costiero è tutta rivolta alla nuova avventura. A piccoli
passi sta rendendo capillare la conoscenza per
tutti, turisti compresi, del proprio numero telefonico.
Un’apposita segnaletica con l’indicazione del numero
telefonico è stata posizionata presso la stazione della
Vesuviana, marina di Vico, marina di Aequa e Montechiaro.
La possibilità di poter fornire un servizio
che mancava ai tanti stranieri
che giungono a Vico
Equense per le proprie vacanze
rende felici anche gli
albergatori.
Il costo è proprio il fattore
sul quale Onofri è in vantaggio
sulla concorrenza
costiera. Le tariffe fissate
dal comune di Vico Equense
dicono 21 centesimi di
euro ogni 125 metri ed un
supplemento notturno che
si attesta sui 2 euro, uno in
meno rispetto a Sorrento.
Con un percorso da coprire
ridotto si aprirà una stagione
all’insegna della riduzione
dei costi, ma che renderà
i turisti contenti.
«Ho notato che c’è richiesta pur avendo iniziato da
poco - ha concluso Onofri -. Le chiamate stanno arrivando
soprattutto dagli alberghi» (Fonte: José Astarita da Metropolis)
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