lunedì 24 febbraio 2014

Festa di sapori

Dal 28 la 7°edizione della “mailata” a Torre Ferano, Vico Equense, con i piatti della tradizione e i legumi targati Slow Food

Fonte: Salvatore Tuccillo da Metropolis 

Vico Equense - Sapori in festa. Quelli forti e decisi. Quelli della tradizione carnevalesca che coincidono con la tradizione contadina della macellazione del maiale. Tra carne suina, dolci, lasagna, salumi e altre bontà, in questo periodo è festa continua per il palato dei buongustai. Ed il protagonista principale della festa resta il maiale che si presta a tante gustose ricette. Anche se ai tempi di “Peppa Pig” (il cartone animato politicamente corretto che affascina i piccolissimi) una precisazione è d’obbligo. E’ ovvio che ci si augura che gli animali vivano in condizioni dignitose e vengano macellati senza inutili e disumane sofferenze. Quindi questi sono i giorni delle “maialate”, i tradizionali pranzi che vedono una serie interminabile di pietanze con l’animale di cui non si butta niente. La vecchia cara riserva alimentare che per secoli ha rappresentato l’ancora di salvezza nei rigidi, lunghi e poveri inverni. L’animale che più di tutti ha acceso dibattiti culturali e religiosi, finendo nei libri di storia e di letteratura. Per non parlare della grande tradizione norcina che lo vede protagonista dei salumi made in Italy ad iniziare dal rinomato prosciutto crudo per fi nire con il guanciale, ingrediente essenziale di tanti piatti simbolo della cucina nazionale Tutta questa tradizione rivive, orami da sette anni, all’agri-ristoro “Torre Ferano” di Arola, frazione collinare di Vico Equense. Dove Tonino Staiano e Camillo Sorrentino (foto in alto) organizzano, in questo periodo, la “festa del maiale”.
 
L’evento parte venerdì 28 febbraio e termina martedì 4 marzo in un clima di festa contadina d’altri tempi. Cinque giorni dove sarà possibile, anche, assistere alla preparazione delle salsicce o semplicemente andare a pranzo o cena e scegliere dalla lista interminabile dei piatti dedicati al maiale che saranno accompagnati dai vini prodotti nella bella struttura panoramica. Salsiccia, costolette, tracchie ed altri tagli di carne alla brace ed al ragù, la lasagna partenopea, i fegatini nella foglia di alloro, i bucatini alla “sfasciaporco”, la pizza di carnevale, la minestra maritata, il soffritto, il tiano con patate e sugna, i ciccioli caldi, il migliaccio, le chiacchiere e “sanguinaccio” saranno i piatti presenti per tutti i cinque giorni che si concluderanno martedì grasso con una grande festa in maschera e musica dal vivo che sarà presente anche nelle altre serate. Mentre per domenica 2 marzo lo Slow Food sorrentino terrà proprio a “Torre Ferano”, l’anteprima di “Leguminosa”, l’evento dedicato ai legumi in programma a Napoli nella prima decade di marzo. Il menù di domenica sarà un omaggio ai legumi riscoperti grazie al lavoro della Condotta Slow Food che ha restituito dall’oblio i fagioli “Butirri” della zona Santa Maria del Castello di Vico e le cicerchie di Termini di Massa Lubrense. Il pranzo di domenica che vedrà insieme i legumi e la carne di maiale si rivelerà nei piatti dello chef Camillo Sorrentino che proporrà la “Minestra maritata con le cicerchie di Termini”, “Involtino di verza con salsiccia su passata di fagioli butirri” e le “Tracchie con patate e papacelle napoletane presidio Slow Food”.

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