lunedì 24 febbraio 2014

«Via dalla giunta per fare il sindaco»

Giuseppe Tito 
L’ex assessore: «Non sono deluso, Trapani saluta un politico egregio»

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Meta - «Il sindaco è un conservatore. Io invece ho sempre lavorato sul campo, in strada, fra la gente. E sempre con un unico obiettivo: il bene di Meta. La mia esclusione dalla giunta? Non sono amareggiato. Tutt’altro. Ringrazio di cuore Paolo Trapani per l’opportunità che mi ha concesso. Ma ho deciso di candidarmi a sindaco alle prossime elezioni perché dopo vent’anni di impegno politico portato avanti da consigliere e assessore intendo conquistare la fascia tricolore». E’ un Giuseppe Tito che non t’aspetti quello che rompe il silenzio nel «day after» alla sua epurazione dall’esecutivo municipale. Decisione assunta in prima persona dal sindaco Trapani dopo che il suo ormai ex braccio destro gli ha detto chiaro e tondo che vuole capitanare una lista civica verso le urne smarcandosi dall’attuale maggioranza. Il primo cittadino, ufficiosamente, ha motivato la scelta di far fuori Tito con la necessità di dare spazio ad altri alleati nella squadra di governo promuovendo come assessore il consigliere comunale Luciano Maresca. Provvedimento arrivato a sorpresa, per tempi e modi. A sole poche settimane dalle elezioni. Tito, in ogni caso, rimane sereno. «No, serenissimo - precisa il diretto interessato -. Permettere ad altri “colleghi” e amici dell’amministrazione di maturare esperienza in giunta è un aspetto sicuramente positivo che può fare bene alla città che avverte il bisogno di un esecutivo che continui a lavorare al meglio. Dal mio canto, non è un mistero, pure pubblicamente ho dichiarato più volte che voglio tentare di presentarmi in maniera indipendente alle elezioni. Tutto qui, nulla di eccessivo, nulla di particolare. Non è una decisione contro Trapani o gli altri amici assessori. Ci mancherebbe altro. Ma avverto nel mio cuore il bisogno di provare la scalata alla carica di sindaco perché mi sento assolutamente in grado di poter assumere una posizione del genere, da meritare con lavoro e progetti che puntino al miglioramento della vita quotidiana dei cittadini che in un momento del genere, di acuta crisi economica, a volte non riescono neanche a mettere il piatto al tavola».
 
L’ex assessore adesso viene retrocesso a semplice consigliere comunale. «Non è affatto un problema - sottolinea Tito -. Non sono le cariche che servono per lavorare per l’amministrazione e per la città. Posso fare del bene a Meta anche da semplice cittadino. Mica è uno scandalo. Che posizione adesso assumerò in consiglio comunale? Semplice, quella che ho sempre avuto. Una posizione dalla parte delle esigenze della cittadinanza. Ci sono due priorità al momento: trovare soluzioni che possano permettere a Meta di alzare la testa e trovare nuovi orizzonti sotto il profilo lavorativo e piazzare al centro del mandato la famiglia, fulcro vitale di un’amministrazione che deve dare risposte». Il progetto elettorale di Tito è chiaro: «Bisogna ripartire dalla base, dalle regole, dai valori - conclude il consigliere -. Da candidato sindaco, intendo dare il cuore e di più per migliorare le cose della mia città. Non posso non dire “grazie” a Trapani che mi ha voluto avere al suo fianco, da assessore, per quasi cinque anni. La decisione di prendere le distanze da me è anche condivisibile. Restiamo in ogni caso amici. Non ci sono state guerre o battaglie fra noi. Non sono attaccato alla poltrona e l’ho sempre dimostrato perché sono stato un assessore egregio che quando c’è stata la necessità ha detto chiaro e tondo che si sarebbe anche fatto da parte».

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