lunedì 17 marzo 2014

Festa del papà: una giornata unica da trascorrere con la propria famiglia all’Università della pizza

da La Repubblica

Vico Equense - Ricorrenza diffusa in tutto il mondo, la Festa del Papà diventa l'occasione per trascorrere una giornata con la propria famiglia, celebrando la paternità in ogni sua forma, anche condividendo dolci e piatti tipici. Complementare alla Festa della Mamma, le origini della Festa del Papà si ritrovano agli inizi del 1900 quando, a Fairmont in West Virginia, la chiesa metodista locale decise di istituire una festività il cui scopo era quello di onorare e festeggiare la figura paterna: era il 5 giugno del 1908. La vera ufficializzazione di tale festività civile, tuttavia, non avvenne a opera della chiesa metodista: fu la signora Sonora Smart Dodd, senza per altro essere a conoscenza dei festeggiamenti di Farimont, a spingere affinché si diffondesse e si ufficializzasse la Festa del Papà. Era il 1910 e, in quell'occasione, la signora Dodd fece cadere i festeggiamenti il 19 giugno. Già da questa breve premessa è chiaro come, nel mondo, la Festa del Papà segua le tradizioni e la cultura locali: la data di tale festività, infatti, varia da Paese a Paese. Se, per esempio, nei paesi che seguono la tradizione statunitense, la Festa del Papà si festeggia la terza domenica di giugno, nei paesi a matrice cattolica (come l'Italia) i papà vengono celebrati il 19 marzo, giorno di San Giuseppe. Una scelta assolutamente non casuale: San Giuseppe, sposo di Maria, è infatti il padre putativo e adottivo di Gesù, emblema di figura paterna e amorevole. In Italia, in particolare, sono davvero molte le tradizioni legate alla Festa del Papà. In Sicilia, per esempio, il 19 marzo è usanza invitare i poveri a pranzo: San Giuseppe, infatti, è anche protettore degli orfani e dei poveri. È interessante notare come la Festa del Papà sia anche l'emblema della cosiddetta commistione tra i riti pagani legati alla terra e il successivo culto cattolico/cristiano. Il 19 Marzo rappresenta una data topica nel calendario naturale legato alla lavorazione della terra: passaggio dal freddo invernale alla rinascita dell'imminente primavera.
 
Sono molte le tradizioni che associano la Festa del Papà a tale transizione. Ecco che al sud Italia sono ancora oggi diffusi antichi riti per ingraziarsi l'arrivo della bella stagione come, per esempio, il salto del falò. In Emilia Romagna, invece, il 19 marzo è la giornata delle cosiddette focherine o fogheracce, particolari fuochi che, in passato, venivano accesi per propiziarsi l’arrivo della tanto agognata primavera. Che dire, poi, dei dolci tipici? Per quanto riguarda l'Italia del centro-sud non si può non nominare la zeppola (o bignè) di San Giuseppe: fritta o al forno, si tratta di un grande bignè ripieno di crema pasticciera sormontato da una dolce amarena. Il nord Italia invece festeggia con le Raviole, particolari involucri di pasta frolla con un ripieno di marmellata o crema. Tante tradizioni, diverse ma affini nello spirito, che rispondo all'unico scopo di festeggiare tutti i papà d'Italia e del mondo. Un posto ideale dove trascorrere questa festa tradizionale in modo unico è da Gigino Pizza a Metro, l’Università della pizza di Vico Equense. Qui è innanzitutto possibile gustare uno tra i prodotti più famosi della tradizione gastronomica italiana: la Pizza al Metro, geniale invenzione di Gigino Dell'Amura, il quale, agli inizi degli anni '30, creò le basi per la trasformazione della storica Panetteria di famiglia nella Pizzeria e Ristorante la cui notorietà è andata continuamente affermandosi nel tempo. La pizza a metro presenta la stessa modalità di preparazione della pizza standard. Il segreto consiste nell'allungare la pasta per ottenere una misura predefinita. Può essere condita con vari ingredienti (spesso vengono usate le stesse ricette della pizza) che, in alcuni casi, vengono separati con striscioline di pasta. In questo modo si ottengono varie ricette collocate nella medesima pizza che viene cotta in forni a legna molto lunghi ed ampi, data la lunghezza della pizza, che spesso supera il metro. Il locale, diretto con grande entusiasmo da Antonino Pane, si presenta come un ambiente moderno e familiare, adatto a tutte le occasioni. Tutto in stile americano, ad eccezione della pizza che, invece, è napoletana verace. La potrete assaggiare in moltissime gustose varianti e la potrete ordinare in base alla lunghezza della fame proprio perché la pizza a tavola viene servita a metro. Il Prof. Carlo Zecchi ha dichiarato che le pizze da Gigino sono insuperabili e sovrumane, una delizia dello stomaco, dell’odorato e della vista. In alternativa, all’Università della Pizza, potrete degustare i piatti della cucina tipica tradizionale. Da Gigino si può mangiare davvero di tutto perché le proposte sono infinite: dagli antipasti ricchi alle specialità culinarie sia di carne che di pesce. Piatti unici per veri buongustai. Ottima anche la pasticceria del maestro Raffaele Raganati che collabora con i fratelli Dell’Amura. Le ricette di Raganati sono la sintesi di un’attentissima selezione delle materie prime, di una lavorazione artigianale e di una fantasia senza limiti. Capaci di stupire anche i meno golosi, i dolci di Raganati sono un piacere unico per il palato e per la vista. In occasione dell’imminente festa del papà, approfittatene per assaggiare le sue Zeppole di San Giuseppe: sono una vera prelibatezza! L’ottima cucina tipica partenopea, la squisita pizza, i deliziosi dolci e la straordinaria cordialità della Famiglia Dell’Amura rappresentano il giusto connubio per momenti e giornate indimenticabili.

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