Raffaele Lauro |
Sorrento - "La scomparsa di Vittorio Martusciello, procuratore generale di Napoli, mi addolora profondamente, perché perdo, nel giro di poche ore, dopo Francesco Silvano, un altro amico straordinario, un altro integerrimo servitore della cosa pubblica e dello Stato democratico, al quale mi legavano sentimenti di antica stima e di reciproca considerazione. Giurista raffinato e incisivo, Vittorio Martusciello ha dimostrato sempre, nel corso del lungo e prestigioso servizio alla magistratura, dalla pretura alla Cassazione, fino all'attuale e delicato incarico di procuratore generale di Napoli, altissima professionalità, dottrina, rigore, disciplina ed equilibrio, qualità mai disgiunte da una rarissima sensibilità umana e da un carattere garbato e signorile. Lo piango, con la mia famiglia, e mi unisco alla moglie Raffaella e alle figliole, in un fraterno e solidale abbraccio. Innamorato delle ridenti colline della nostra terra sorrentina, nella quale amava trascorrere il tempo del riposo, dello studio e della riflessione, desidero ricordare, in questa triste ora di commiato terreno, la Sua memorabile relazione sulla lotta alle mafie, tenuta, a Sorrento, al Museo Correale, insieme con Franco Roberti, attuale procuratore nazionale antimafia, in occasione della presentazione del libro di Vincenzo Scotti sulle stragi di mafia del 1992/93".
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