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Enrico Letta |
Fonte: Ottavio Lucarelli da la Repubblica Napoli
«In Campania abbiamo sconfitto il più formidabile blocco di potere clientelare e camorristico del nostro paese. E la campagna di aggressione contro di me è stata direttamente proporzionale al peso di quel blocco che ha perso le elezioni ma è ancora radicato». In piena notte il parlamentino del Pd è scosso dall'intervento di Vincenzo De Luca. Una riunione della Direzione nazionale in cui il nuovo presidente della Campania ha ripercorso le tappe del suo successo sottolineando i passaggi più critici. «Contro di me - accusa - c'è stata la più violenta, infame e cinica campagna di aggressione politica nella storia del paese». E ancora, in riferimento all'inserimento del suo nome nella lista degli impresentabili da parte del presidente dell'Antimafia Rosy Bindi: «Un'iniziativa volgare e diffamatoria, infame ed eversiva contro di me nella regione di Luigi Cesaro e Nicola Cosentino». All'una di notte De Luca riesce anche a far sorridere tutte le anime del Pd: «Matteo, non usare più il termine jobs act. Stai accorto. Io ho usato project manager e sono stato condannato in primo grado per abuso di ufficio».ma, intanto, quella che De Luca definisce un'aggressione, continua. Per la seconda volta m pochi giorni l'ex premier Enrico Letta attacca. E ripete in tv, a La 7: «Per la Severino non può fare il presidente di una Regione.
Uno può dire che quella legge è sbagliata, ma per 20 anni abbiamo combattuto Berlusconi che faceva leggi ad personam. Con quale credibilità ci troviamo oggi con una persona che è nella stessa situazione?». De Luca, intanto, ha ripreso a lavorare sulla composizione della sua giunta. A cominciare dal vicepresidente che, nel caso di una sua sospensione, si troverebbe a guidare la Campania per alcune settimane. Tre i nomi sul tavolo: il deputato salernitano del Pd Fulvio Bonavitacola, il presidente del Consiglio comunale di Napoli Raimondo Pasquino di area centro e Fabrizio Barca, ministro Pd della coesione nel governo Monti. Nel toto assessori è sempre in pole position Mario Casillo, il più votato nel Pd con oltre trentamila preferenze, ma prende quota anche Teresa Armato, che a Ercolano ha portato alla vittoria nelle elezioni comunali il renziano Ciro Buonajuto mettendo alla porta il vecchio sistema di potere dei democratici locali. De Luca in mattinata ha incontrato il Direttore generale della società regionale Acam, Sergio Negro, affrontando i nodi del trasporto pubblico partendo dall'obiettivo di rilanciare al più presto il Metrò del mare attivando subito le corse. Nel pomeriggio il nuovo governatore della Campania si è messo in auto per un tour elettorale nella provincia di Napoli a sostegno dei candidati del Pd a Frattamaggiore, Caivano e Marigliano m vista dei ballottaggi di domenica. Ieri mattina a Napoli, invece, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, intervenuto a un convegno sulle carceri a cui ha partecipato l'ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano, ha commentato seccamente la vicenda De Luca in relazione alla condanna m primo grado che, in base alla legge Severino, potrebbe condurre ad una sua temporanea sospensione dopo l'insediamento della nuova giunta regionale: «Sono rispettoso delle procedure previste dalla legge». La Procura di Salerno, intanto, ha chiesto alla Commissione elettorale di comunicare la data della proclamazione degli eletti. Da quel momento, infatti, potrebbe partire l'iter della Severino nei confronti di De Luca. Un tema che sbarca oggi al question time alla Camera dove il governo risponderà alle interrogazioni di Arturo Scotto di Sinistra e libertà e di Paolo Russo di Forza Italia.
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