martedì 15 settembre 2015

Nuovo parking in via Sconduci: firmata l`intesa, ecco il via libera

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Vico Equense - Una svolta arrivata dopo anni di annunci, polemiche, trattative. E che a stretto giro permetterà al Comune di Vico Equense di centrare due obiettivi chiave. Primo: giungere all'apertura di nuovo parcheggio a rotazione ritenuto fondamentale per fronteggiare l'esigenza di scovare un posto dove lasciare auto, scooter e bus. Secondo, forse il più importante: consentire l'ampliamento della scuola Giovanni Pascoli con nuove attrezzature e un'area esterna per gli alunni. Ecco perché il rilascio del permesso a costruire l'autorimessa a favore della società edilizia Arpino rappresenta un cambio di passo. Il provvedimento, assunto lunedì, è stato pubblicato ieri: l'ha firmato il responsabile del servizio urbanistica, l'architetto Catello Arpino, con gli interventi che - salvo clamorosi colpi di scena - potrebbero cominciare a stretto giro. Il progetto risale al 2009 quando la società Arpino si fa avanti per costruire il parcheggio "a servizio" dell'istituto. Viene aperto un fascicolo, iniziano a spuntare elaborati e grafici, ci sono integrazioni fino al momento clou. Quello che prevede dapprima l'approvazione di una delibera di giunta (all'epoca il primo cittadino era Gennaro Cinque) e poi un passaggio in consiglio comunale per l'apertura di una convenzione tra l'ente e il privato. Qui il progetto subisce anche ulteriori modifiche, l'architetto Assunta Acone e il geometra Michele Amodio recepiscono le osservazioni di un apposito tavolo di lavoro istituito tra Comune e ditta fino all'ottenimento dei pareri positivi di commissione edilizia comunale, Soprintendenza, Asl Napoli 3 Sud. Si torna in consiglio comunale per il via libera alla sottoscrizione della convenzione, l'impresa cambia denominazione - si passa alla dicitura "La Sconduci" - ottenendo in ogni caso l'autorizzazione paesaggistica e la firma della convenzione rogato dalla segreteria generale del Comune. Una serie di passaggi fondamentali, lunghi anni, costellati anche da osservazioni e polemiche sollevate sia dagli ambientalisti sia dai consiglieri di opposizione fino a quando nelle ultime ore è venuto alla luce il permesso a costruire. Patti chiari: i lavori dovranno terminare entro 12 mesi dalla data di affidamento e ultimati nei 3 anni successivi all'apertura dei cantieri e l'impresa dovrà dimostrare la sottoscrizione di un contratto per lo smaltimento dei rifiuti speciali.

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