Regione Campania - Un fondo regionale per il sostegno socio-educativo, scolastico e formativo dei figli delle vittime di incidenti mortali sul lavoro: è quanto prevede la proposta di legge illustrata stamattina dal consigliere regionale del Partito Democratico e Questore alle Finanze dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, Antonio Marciano, alla VI Commissione consiliare permanente – Politiche Sociali, Istruzione e Cultura, Ricerca Scientifica.
La proposta di legge è in favore di figli di genitori deceduti a seguito d'incidente sul lavoro, residenti in Campania al momento dell’evento, e dà diritto al rimborso di “tutte le spese per l'iscrizione e la frequenza a servizi socio-educativi per la prima infanzia, scuole d'ogni ordine e grado, pubbliche, pareggiate, parificate e private legalmente riconosciute, ivi comprese università e corsi di formazione professionale”, si legge nel testo.
Già per quest’anno sarà previsto uno stanziamento di 100mila euro.
“Vogliamo offrire un contributo ai figli delle vittime di incidenti sul lavoro, per sostenerli innanzitutto nel loro percorso formativo, perché un evento così drammatico rischia di avere un forte impatto sul loro percorso di crescita. È chiaro che non si tratta di risarcimento, ma di un aiuto per i ragazzi e per le famiglie che hanno subito il lutto, per alleviare le conseguenze e i disagi economici che ne derivano”, spiega il consigliere.
“In questi anni in Campania si è purtroppo mantenuto alto il numero di incidenti mortali, come certificato dalle stime ufficiali dell’Inail: 72 episodi nel 2010, 62 nel 2011, 58 nel 2012, 46 nel 2013 e 58 nel 2014. E secondo le rilevazioni dell’Osservatorio indipendente di Bologna sulle morti bianche, quest’anno siamo già a 41 eventi luttuosi”, prosegue.
“Come ha ribadito di recente il Presidente della Repubblica Mattarella, le morti sul lavoro restano inaccettabili e non possiamo consentire alcun cedimento nel livello di attenzione che deve caratterizzare, sempre e comunque, l’impegno per la diffusione della cultura della prevenzione e della tutela della salute dei lavoratori”, conclude Marciano.
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