Il cantiere sarà completato nell'autunno 2016. Un'opera da 43 milioni di euro, metà già rendicontata. Restano da spendere e pagare altri 21,5 milioni, ma non si sa dove trovare i fondi
Fonte: Antonio Ferrara da La Repubblica Napoli
Vico Equense - L'ex sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque, oggi è assessore comunale. Tocca a lui accendere la polemica sul depuratore di Punta Gradelle, quello destinato a risanare (in parte) il mare della penisola sorrentina. Nonostante - assicurano il direttore dei lavori Marco Messina della Sogedin e il Responsabile unico del procedimento Andrea Bovier - il cantiere sarà completato nell'autunno 2016, dopo tre anni di stop e un iter lungo almeno 15 anni. L'ex sindaco precisa: "Per noi così non può partire".
Una delegazione del Pd, guidata dal capogruppo regionale Mario Casillo con la consigliera Enza Amato, è nel cantiere del depuratore, nella conca di Seiano a Vico Equense. Ascolta il resoconto sullo stato dei lavori e prende nota. E mentre l'ex sindaco di Vico ripete a tutti: "Toglietevelo dalla testa che permetteremo che con quest'opera si elimina il problema a Sorrento e lo si porta a Vico", Casillo assicura l'impegno della Regione per garantire la copertura finanziaria dell'intervento: un'opera da 43 milioni di euro, metà già rendicontata: Restano da spendere e pagare altri 21,5 milioni, ma non si sa dove trovare i fondi.
"Ne abbiamo già parlato con l'assessore Bonavitacola - spiega Casillo - Troveremo la soluzione per completare l'opera ".
Il depuratore di Punta Gradelle si trova al termine di un tunnel di un chilometro sotto la montagna che separa Seiano da Meta: sono in costruzione quattro vasche con membrana di ultima generazione, alle quali affluiranno il collettore di Sorrento e quello di Vico Equense.
Lavorano 30 persone su due turni, uno notturno, impresa capofila è il Ccc di Bologna. La capacità di trattamento dei liquami è fissata a 140 mila abitanti equivalenti, al termine del ciclo uscirà un'acqua pulita, ogni giorno ci sarà un cassone di fanghi da portare via. L'acqua depurata verrà immessa nella condotta sottomarina esistente che sfocia a un un chilometro in mare aperto.
La gestione dell'impianto dovrebbe essere assunta dalla Gori, ma tra gli addetti ai lavori non si nasconde una qualche preoccupazione. Nel grande tunnel è in costruzione anche la palazzina per uffici, laboratori e officina.
"Abbiamo inoltre realizzato su richiesta del consulente della Procura di Torre Annunziata - spiega l'architetto Bovier - una griglia per filtrare già oggi i reflui provenienti da Sorrento". Un macchinario nascosto dietro una cabina trasparente solleva fanghi maleodoranti. "Li sistemiamo in questi cassoni - racconta l'ingegnere Messina - e poi vengono smaltiti. Tutto questo materiale senza il nostro intervento finirebbe in mare. In progetto prevediamo due impianti di grigliatura che serviranno i collettori di Sorrento e Vico. Certo, resta il problema
delle acque meteoriche ".In pratica - ed è questa la protesta portata avanti dall'ex sindaco di Vico - l'impianto reggerà l'ordinario, ma in caso di piogge torrenziali, a causa dell'assenza delle fogne in molti comuni sorrentini, c'è il rischio che nel mare di Seiano si riversino tutti i liquami della penisola, ripetendo a Vico la scena che il 16 agosto deturpò lo specchio d'acqua davanti Sorrento.
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