sabato 28 novembre 2015

Beneduce (FI): “Commissione Sanità convocata domenica. Migliaia di euro bruciati per assecondare De Luca”

Flora Beneduce
Regione Campania - “Re Vincenzo ha chiesto che martedì in Consiglio regionale venga approvata sia l’abolizione dell’Arsan sia la costituzione dell’Ufficio ispettivo che, già in premessa, si presenta come un altro carrozzone clientelare per gratificare amici o amici di amici compiacenti. La sua corte le sta provando tutte per soddisfare il suo ordine. E si sa, quando c’è da compiacere un sovrano non c’è motivo che tenga. La missione va portata a termine. Magari convocando il venerdì pomeriggio una commissione che si terrà la domenica successiva. In questo modo vanno in fumo migliaia di euro per aprire il palazzo del Consiglio regionale, chiuso nei giorni festivi, attivare le risorse umane e garantire la sicurezza. Questi soldi avrebbero potuto essere investiti per qualche fine sociale, e non per assecondare il dittatore che, evidentemente considera la spending review per abbattere gli sprechi un’opzione da utilizzare a suo piacimento”. Flora Beneduce (FI), consigliere regionale della Campania, è indignata per il metodo imposto dalla maggioranza. Domenica mattina, a partire dalle ore 11.30, la commissione consiliare che si occupa di Sanità e sicurezza sociale si riunirà per discutere del disegno di legge “Misure per introdurre la cultura della responsabilità nell’organizzazione sanitaria nonché migliorare i servizi ai cittadini”. “Per martedì è convocato il Consiglio e questo blitz in commissione indica la volontà di dare all’aula una legge da approvare, magari con la metodologia utilizzata nell’assise precedente: nessun contraddittorio – conclude la Beneduce, componente dell’Ufficio di Presidenza -. Non posso non indignarmi. La democrazia è un’altra cosa, le istituzioni non possono piegarsi alla volontà di uno solo. Ma tutto questo, De Luca non lo sa e continua a trattare la Sanità come una questione privata, senza curarsi della nomina del commissario ad acta, della razionalizzazione dei presidi medici, dell’apertura delle Unità complesse di cura primaria e, soprattutto, senza sbloccare il turn over, le procedure di mobilità e la stabilizzazione dei precari. Intanto perde fondi e si affida… alla buona sorte della domenica”.

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