Ci si sposa sempre meno tranne che in Campania, ma poi l'infedeltà corre sul web
Fonte: Ester Viola da Il Corriere del Mezzogiorno
La notizia non troppo allegra — tranne per gli invitati che si annoiano al ristorante — è che in Italia non si sposa più nessuno. Hanno calcolato anche l'anno zero dei matrimoni: sarà il 2031, la promessa solenne di fedeltà con i vestiti eleganti davanti ai parenti sarà sostituita da un gelido patto di convivenza in uno studio legale. La Campania però è in romantica controtendenza: Capri al momento è la capitale mondiale dell'amore, il posto dove tutti sognano di giurarsi «Sì, è per sempre» (l'isola è al primo posto secondo Forbes). Positano ha una media di oltre una cerimonia al giorno e alcuni paesi della costa negli anni passati sono stati costretti a fissare un limite all'accesso degli innamorati a scopo nuziale: oltre un certo numero di coppie felici non riuscivano a gestirle. E invece lontano dalla regione più sentimentale d'Italia che succede? Niente di buono: nel resto del Paese non solo non ci sposiamo più, ma continuiamo a divorziare: in vent'anni il numero di quelli che si dicono addio nei tribunali è più che raddoppiato. È la fine dell'amore? No, è solo la fine dei matrimoni. I motivi? Ultimamente i social network: la frase «mi tradiva su Facebook» ormai si sente al primo appuntamento di ogni cliente negli studi degli avvocati divorzisti. Siamo diventati talmente abituati a tradire che hanno brevettato Tinder, il social network che garantisce incontri ravvicinati e senza impegno, è l'invenzione più dannosa per le relazioni dai tempi del televisore.
È il posto in cui t'iscrivi con uno scopo preciso che non è fare amicizia, anche se chi ce l'ha di solito assicura che lo usa ironicamente (chissà in che senso «ironicamente»). La quantità di persone sposate che popolano i siti di appuntamenti è così alta e scoraggiante che dal quartier generale di Tinder hanno scelto di pubblicare una smentita ufficiale: non è vero che è un sito per i poco di buono, hanno i sondaggi e assicurano che solo l'i,7 per cento dei proprietari di account sarebbe già impegnato. Ci tengono a convincerci che gli iscritti sono tutte persone perbene. Chiunque abbia un minimo di pratica con chat e social network può confermare che tradire — con o senza Tinder — è diventato facilissimo (passare da un commento a un messaggio privato è un attimo). n problema però è diventato anche un altro: i social network non avranno per caso inventato nuove forme di infedeltà? Le statistiche invitano tutte a leggere un unico dato: nei prossimi anni ci innamoreremo tutti su internet, nessuno escluso. E l'ovvia conseguenza è: trovare un'altra persona, anche quello succederà online. Ma cos'è «tradire» nel 2016? È sempre la stessa cosa di vent'anni fa, quella che prevede due amanti nascosti in una camera d'albergo, o adesso è anche un insieme di atteggiamenti ambigui e la loro percezione soggettiva? Per esempio: se scopri che tua moglie ha dato dieci like ravvicinati a un nuovo conoscente su Instagram, lo noti? Ti mette il malumore? Ti preoccupi? Chiami l'avvocato? Abbandonata la pretesa di spiegarlo con la psicologia, non resta che affidarsi a dati più certi: quelli della giustizia. I magistrati in caso di divorzio a causa di social network danno solo due possibilità: i) Essere sposati e scrivere a qualcuno con la richiesta di incontrarsi: è tradimento. Sono punite dalla legge anche le «amicizie alternative» fatte online quando presumono degli incontri dal vivo (sentenza della Corte d'Appello di Taranto, 30 aprile 2015). Secondo i giudici è scorrettezza palese: la sentenza 9 aprile 2015, n. 7132, ha sostenuto che la pronuncia di adde bito della separazione può anche fondarsi sulla continuativa ed unilaterale violazione del dovere di lealtà. 2) Essere sposati e scrivere a qualcuno senza incontrarlo: non è tradimento. L'amore platonico ti salva: la Cassazione ha stabilito che una corrispondenza sentimentale senza scopi carnali non può essere portata in Tribunale, sentenza del 12 aprile 2013, n. 8929. Agli infedeli cronici che ritenessero la soluzione dell'amore spirituale troppo limitante, resta quella vecchia regola che esisteva anche prima di internet: secondo la tradizione, tradire in fondo è solo quando ti scoprono.

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