mercoledì 24 agosto 2016

40 anni, una bella storia che continua…

Massa Lubrense - Elio Vittorini, parlando di cultura, diceva: “La cultura non è professione per pochi: è una condizione per tutti, che completa l’esistenza dell’uomo”. Si potrebbe usare questa citazione come slogan per i festeggiamenti dei primi 40 anni dell’Archeoclub di Massa Lubrense. Una storia che ha dell’incredibile, non solo per l’intuizione geniale del fondatore, don Peppino Esposito, che il 28 agosto 1976 dà vita al sodalizio, ma soprattutto perché fin da subito attorno a lui ruotano personalità di grandissima cultura: Benito Iezzi, Saverio Mollo, Georges Vallet, Paola Zancani Montuoro, Michele Lubrano sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno lasciato un segno a Massa Lubrense. Perché la cultura non è mera erudizione o precisione scientifica: è passione, innanzitutto. È amore. E allora festeggiare l’Archeoclub è sì festeggiare un po’ il fondatore, ma è soprattutto festeggiare l’uomo che, prima di ogni altra cosa, a differenza di molti, ha saputo preparare e appassionare molti altri: Stefano Ruocco, l’attuale presidente, affiancato da giovani del nuovo direttivo intende portare avanti la mission ricevuta in eredità che è, in primis, quella di diffondere la conoscenza dei beni del territorio, archeologici, storici e artistici. Allora le celebrazioni non potevano non iniziare con la visita guidata all’antica ‘Civitas Lubrensis’: si parte alle 17:30 da piazza Santa Maria, si visitano i borghi della Misericordia e dell’Annunziata, le fortificazioni vicereali e il castello; seguono alle 20:00 la Santa Messa presso la Chiesa di San Liberatore e alle 21:00 il taglio della torta, con la cerimonia di consegna targhe di ringraziamento ai fondatori, Mario Cangiano e don Giuseppe Esposito da parte dell’Amministrazione Comunale. Dalle 21:30, a cura dell’Arcolaio Teatroeventi, ci sarà il concerto musicale con chitarra e mandolino.
 
Al termine del concerto un servizio navetta gratuito (trenino) potrà ricondurre gli escursionisti a Santa Maria. “Ricorderemo quanto fatto in questi 40 anni di vita ma non solo“ dichiara il Presidente, Stefano Ruocco: “vogliamo anche ricordare a tutti perché è importante conoscere il nostro territorio, salvaguardarlo, approfondirlo; vogliamo che lo spirito di comunità si manifesti innanzitutto nell’amore per il proprio Paese. Nei più piccoli e nei più grandi. Questa perciò non è una festa tra i soci dell’Archeoclub, è la festa di una città che vuole credere ancora che la ‘risorsa cultura’ del proprio territorio faccia sempre la differenza”. L’invito dunque è rivolto a tutti: un’occasione per educare il cuore.

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