martedì 30 agosto 2016

Traffico in tilt e inquinamento: «Urge sterzata ecosotenibile»

Il presidente dell'Ascom di Sorrento Francesco Parisi: «L'irrespirabilità dell'aria causa migliaia di morti premature» 

Fonte: Iole Filosa da Le Cronache 

Sorrento - «Perché a Sorrento non si richiede il contributo di esperti di urbanistica per risolvere gli atavici problemi di viabilità?»: è questa la domanda-provocazione che lancia il presidente dell'Ascom di Sorrento, Francesco Parisi, che da mesi ormai batte sulla necessità di pedonalizzare le strade principali della città e riportare ad un livello accettabile il traffico urbano. «Il futuro delle città sta nel creare sempre più aree pedonalizzate - continua il presidente segnalando come esempio i provvedimenti del sindaco parigino Anne Hidalgo - Mentre per Parigi si pensa a pedonalizzare 3300 metri di strada, oltre i già 3 chilometri pedonalizzati due anni fa, a Sorrento non si riesce a pedonalizzare i 700 metri Corso Italia». Ma non è solo la viabilità a preoccupare Francesco Parisi che si fa portavoce delle esigenze dei negozianti e degli imprenditori di Sorrento. L'attenzione è puntata anche sul livello di inquinamento dell'atmosfera e sull'aria che, oppressa dai gas di scarico dei mezzi di trasporto, diventa sempre meno respirabile. «Mi piacerebbe istallare delle centraline per i rilevamenti atmosferici in tre punti di Sorrento: l'incrocio di Marano, l'incrocio nei pressi dell'ospedale, e in via Luigi De Maio. L'inquinamento dell'aria - tuona il presidente Ascom - è responsabile di migliaia di morti premature».
 
L’allarme in realtà è tutto fuorché isolato. Già nei giorni scorsi il consigliere e componente della commissione ambiente della Regione Campania, Flora Beneduce, aveva sollevato l'argomento, con particolare riferimento ai livelli di inquinamento della galleria di Seiano, e ci ritorna ancora con una proposta: «Per rendere più vivibile le nostre città dobbiamo puntare ad un sistema di trasporti pubblici condivisi ed ecosostenibili. La morfologia della penisola sorrentina per esempio, e in genere di tutte le zone costiere, richiede una limitazione del traffico motorizzato e l'avvio di un processo ecologico che privilegi il ricorso all'utilizzo dei trasporti pubblici, delle bici e delle auto elettriche. Il miglioramento del sistema dei trasporti passa attraverso degli obiettivi condivisi e di collaborazione di cittadinanza attiva». La riflessione si innesta in un percorso, lungo tanto quanto necessario, che la stessa Europa sta provando ad intraprendere. Non a caso dal 16 al 22 settembre, durante la settimana europea della mobilità, il tema su cui tutte le parti, pubbliche e private, saranno chiamate a confrontarsi è proprio "La mobilità intelligente e sostenibile. Un investimento per l'Europa" che fa eco agli impegni presi durante la conferenza di Parigi e agli obiettivi da raggiungere entro il 2020. «Come afferma l'urbanista Paul Lecroart, la soppressione di un'infrastruttura stradale provoca "l'evaporazione" del traffico - conclude il presidente Ascom di Sorrento Francesco Parisi - il numero di auto in circolazione diminuisce. L'augurio è quello di trovare tra qualche anno una Sorrento liberata dal traffico, dove si potrà di nuovo essere accolti dal profumo dei fiori d'arancio».

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