venerdì 7 aprile 2017
Buona scienza ma poca impresa: il paradosso della ricerca italiana
Napoli - Tornano alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli gli eventi organizzati dal Comitato Scienza e Società. Presso la Sala Conferenze dell’Ente di ricerca, martedì 11 aprile si terrà, a partire dalle ore 17,00, l’incontro-dibattito dal titolo “Buona scienza ma poca impresa: il paradosso della ricerca italiana”. L’evento ha lo scopo di accendere i riflettori sulle contraddizioni del panorama della ricerca scientifica nel nostro Paese, individuando anche opportunità e possibili soluzioni che impediscano la cosiddetta “fuga di cervelli”. Gli investimenti in ricerca e sviluppo in Italia sono fermi, infatti, a circa il 50% dei nostri vicini europei, che continuano a richiamare i nostri giovani ricercatori, spesso in grado di competere anche nelle più prestigiose istituzioni scientifiche internazionali. Tuttavia, non è solo la scarsità di mezzi a generare questo esodo o ad impedire che la buona scienza italiana si traduca in una sostanziale innovazione tecnologica e produttiva. Episodi come quello dell’IIT di Genova, creato sul modello del MIT di Boston, dimostra- no che da noi anche centri di eccellenza dotati di cospicui finanziamenti non ottengono gli stessi effetti di acceleratori dello sviluppo industriale di strutture analoghe in altri paesi. Per giustificare tale fenomeno spesso si fa appello al mito delle startup nate in un garage, a dimostrazione di un gap etnico-culturale italiano. In realtà, se si indaga in maniera più approfondita, è facile scoprire che gli sviluppi rivoluzionari dell’informatica negli USA sono stati resi possibili solo grazie all’enorme quantità di investimenti pubblici in ricerca operativa per lo sviluppo del complesso militare-industriale statunitense a partire dalla seconda guerra mondiale. Ed è proprio la presenza di strutture, infrastrutture e reti coordinate capaci di potenziare e valorizzare economicamente la capacità di innovazione del mondo scientifico, che permette la nascita di imprese innovative e il loro conseguente successo. Ciò passa necessariamente per il potenziamento del ruolo dello Stato e della ricerca di base e l’adozione di meccanismi finanziari che premino l’innovazione tecnologica. Questi e altri temi di grande attualità saranno affrontati nel corso dell’incontro-dibattito ospitato dalla SZN da: Roberto Di Lauro, Addetto Scientifico, Ambasciata d’Italia a Londra; Alessandro Commito, HIT - Hub Innovazione Trentino; Giuseppe Martini, Biostella srl, Roma e Fabrizio Zilibotti, Università di Zurigo. A moderare il dibattito sarà Roberto Defez, Consiglio Nazionale delle Ricerche.
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