La caretta caretta, una femmina adulta di quasi 1metro di carapace, è stata recuperata dal Centro Tartanet dell'AMP di Punta Campanella. Intrappolata nelle reti, e' tramortita e ha vomitato
Massa Lubrense - Una tartaruga "gigante", quasi 1 metro di carapace, e' stata salvata stamattina dagli operatori del Centro Tartanet dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella. La Caretta caretta, una femmina adulta di circa 50 anni ribattezzata Adele, e' rimasta intrappolata in una rete da pesca. Un trauma che l'ha tramortita e disorientata. Ha vomitato ma poi è stata liberata dalle reti e messa in salvo dagli stessi pescatori che hanno prontamente contattato il centro di primo soccorso di Punta Campanella, coordinato da Domenico Sgambati. Ora l'animale è in discrete condizioni e sta per essere trasferito alla Stazione zoologica A. Dhorn a Portici. Riceverà tutte le cure del caso e con ogni probabilità sarà rimessa in mare in estate.
"Un salvataggio importante per le grosse dimensioni dell'esemplare ( il secondo in termini di grandezza di carapace sui 160 recuperi degli ultimi 10 anni) - dichiara il direttore del Parco Marino di Punta Campanella, Antonino Miccio - E' la quarta tartaruga salvata dall'inizio dell'anno e sicuramente continueremo a salvarne altre per contribuire alla tutela di questo straordinario abitante dei nostri mari".
Negli ultimi anni il network che opera in Campania ha consentito di salvare diverse centinaia di tartarughe e i risultati si sono visti con le nidificazioni avvenute lungo le coste del cilento. Ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia, come dimostrano, purtroppo, i numerosi spiaggiamenti, almeno 8 dall'inizio dell'anno, avvenuti a nord del Golfo di Napoli, nell'area domiziana. Tartarughe trovate morte sulle spiagge, molto provbabilmente vittime di reti da pesca a strascico. Come Adele, che però ha avuto la fortuna di essere salvata in tempo.
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