Fonte: Anna Paola Merone da Il Corriere del Mezzogiorno
Napoli - «Non mi aspettavo tanto calore da Napoli. Carlo è a Vicenza, ma sicuramente io sono andata meglio». La duchessa di Cornovaglia arriva alla maison Marinella e ci mette poco a entrare in sintonia con lo spirito partenopeo, impastato con humor britannico. Maurizio Marinella la accoglie nel laboratorio al civico 267 della Riviera di Chiaia, al suo fianco il sindaco Luigi de Magistris. Camilla getta alle spalle il protocollo, stringe mani, quasi prende in braccio un bimbo, ne accarezza molti altri. Entra nel laboratorio e ad aspettarla ci sono le sarte della maison, che saluta una ad una. Si guarda in giro per scegliere delle cravatte per il futuro rè di Inghilterra, quel Charles che se ne sta a Vicenza mentre lei gode l'abbraccio di Napoli e del sole che riscalda una giornata luminosa, «da Dolce Vita» commentano le persone del suo seguito, cui lei consegna la borsetta per avere le mani libere. Marinella le mostra i tessuti del 1948, anno di nascita di Carlo. Camilla, con un pizzico di emozione, ne sceglie tre e le sarte si mettono subito al lavoro per confezionare le cravatte. Intanto la duchessa, abito chiaro e decolleté in tinta, si avvia verso piazza Vittoria.
Ha scelto di percorrere a piedi il tratto di strada fino a piazza Vittoria ed affronta con passo deciso la traversata fra la gente. Saluta, sorride e si ferma in pizzeria ad osservare una margherita preparata in suo onore. Procede accanto a Maurizio Marinella e al sindaco e si guarda intorno. Poco più avanti l'aspetta Alfredo Forgione, con un'altra grande margherita preparata in suo onore. Lei si avvicina curiosa, stringe la mano al Cavaliere delle pizze e poi a piedi sale al secondo piano del palazzo di Marinella, fino al museo del centenario. Taglio del nastro e saluti ai cavalieri del lavoro che sono stati invitati all'incontro e ad una serie di selezionatissimi ospiti dell'atelier, che rappresenta l'eccellenza del made in Naples e la cui storia è strettamente intrecciata alla Gran Bretagna. «Non mi aspettavo una simile accoglienza. Un calore e un affetto cosi» dice mentre Olga Femando, che la segue come un'ombra, traduce le sue parole. La duchessa sempre più disinvolta accetta di posare vicino ad una Vespa d'epoca che è nello show room della maison, sceglie altre quattro cravatte che intende portare ai figli e stringe altre mani. «Mi auguro che la prossima volta venga anche mio marito, perché lui adora Napoli». E intanto il sindaco le offre il gagliardetto della città. Marinella le fa dono di un foulard: «Questa è Napoli — le dice —. Noi non riusciamo a vivere gli eventi freddamente. E questa città, dai tempi del Grand tour, ha sempre avuto un collegamento profondo con l'Inghilterra». Anna Paola Merone
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