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Antimo Caputo con Alfredo Folliero e Margherita Aiello |
Vico Equense - Il mondo pizza visto dall’imprenditore di settore. Oggi pomeriggio alla «Coppa Mediterranea Pizza di Qualità» in piazza Mercato a Vico Equense è intervenuto Antimo Caputo, titolare dell’azienda Molino Caputo, oggi guidata dagli eredi di Carmine, l’uomo che, nel 1924, di ritorno dagli Stati Uniti, fondò un Molino ed un Pastificio a Capua, la base dell’attuale società. Dopo la sua morte le redini della piccola azienda passarono nelle mani del figlio che nel 1939 acquistò il Molino di San Giovanni a Teduccio, sede dell’attuale impianto di produzione dell’azienda. Margherita doc, calzone doc, sapori del sud, pizza al metro, pizza in pala, pizza dessert e pizza innovativa. Cosa ne pensa Antimo Caputo? «Per me non esistono pizza gourmet, dessert o altro, queste definizioni le lascio agli altri. Per me esiste solo una pizza buona e una pizza non buona, così come esiste la capacità, la creatività, la maestria del pizzaiolo di rendere la pizza, al di la delle sue denominazioni un piatto unico e irripetibile».
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