lunedì 6 agosto 2018

Faito Doc Festival cortometraggi musica e mostre

Da oggi al 12 agosto 

Fonte: Gianni Valentino da La Repubblica Napoli 

Vico Equense - Ogni anno l'avventura. Ogni estate il desiderio di intrecciare natura e cinema, raggiungendo la vetta in funivia. Lassù al monte Faito, tra i sentieri che spingono sino alle punte Molare e Canino e che lasciano assuefatti dalle curve di Vico Equense e Agerola. Dai boschi refrigeranti, dalle neviere, dallo strapiombo assolato che mira al golfo di Castellammare di Stabia. Fino al belvedere obliquo di serpentine che conduce l'occhio a Punta Campanella, Ieranto e Capri. Per i mai sazi di bellezza, è questa la meta di chi cerca l'undicesima edizione del Faito Doc Festival - da oggi al 12 agosto; eventi gratuiti con tessera di iscrizione giornaliera di 5 euro. Info 349 217 2359 o 348 3341661 - intitolata al concetto di vertigine. E se qualcuno immediatamente va con l'immaginazione a "Vertigo" di Hitchcock e alle rime di Giovanni Pascoli sono i direttori della manifestazione, Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti, a calibrare la misura con una dichiarazione d'intenti per chi vivrà questa esperienza nel ventre dei Monti Lattari: «La vertigine è un tema altamente cinematografico e unisce l'idea di movimento, di circolarità, di scelta, di dualità, di conflitto. Poi pone la questione dell'equilibrio, del visibile e dell'invisibile».
 
Senza impaurirsi dell'attrazione per il vuoto, gli spettatori che raggiungeranno l'altura - è consentito il campeggio (posto tenda + bagni con tessera di 15 euro) su prenotazione alla mail faitodoccamp@libero.it - domani alle 18 potranno partecipare alla cerimonia inaugurale. Un incontro con il coreografo franco-vietnamita Thierry Thieû Niangcui seguirà la proiezione di una sequenza de "L'oro del camino", film tutt'ora in lavorazione. Infine il cortometraggio "Oltre il confino", un viaggio musicale tra le mura del carcere di Ventotene realizzato dalla cantante Marina Bruno e dalla regista Simona Cocozza. L'indomani si comincerà con la programmazione ufficiale, che raccoglie ventuno opere in concorso provenienti da svariate nazioni: Libano, Belgio, Qatar, Bulgaria, Italia, Germania, Algeria, Canada, Olanda. Martedì sarà tempo della sezione "Campania Doc" e di "Taste of Cement" di Ziad Kalthoum, film girato sui grattacieli in costruzione a Beirut a cui lavorano operai siriani che raccontano l'esilio e la guerra. Mercoledì alle 16.30 toccherà invece alla regista senegalese Alice Diop introdurre "Vers la tendresse", per un frammento amoroso. Dopo di lei, la visione di "Belle de nuit - Griséldis Real" di Marie-Eve de Grave che illustra la biografia della scrittrice/prostituta svizzera. Alle 21.30 nel piazzale della funivia il concerto al ritmo di choro-manouche dei Tarafde Funicolar con degustazioni "Meeting del vino". Giovedì spazio a Julian Ballester per "Midnight Ramblers" ambientato a Montreal, dove il regista ha indagato la dipendenza dalla droga di cinque ragazzi. Nello stesso giorno. Silvia Job e Pietro Pasquetti presentano "Upwelling - la risalita dalle acque profonde". Ventiquattrore dopo sarà Juliette Achard a proporre "Saule Marceau", itinerario emotivo a elastico fra la campagna di Limousin e Parigi. Sulla questione migranti/rifugiati ecco "Stragerin Paradise" di Guido Hendrikx e "Kalès" di Lauren Van Lancker mentre all'antico mattatoio di Algeri è dedicato "Dans ma tête un rond point" di Hassen Ferhani. Tante le mostre fotografiche e le attività per bambini e, tra gli spettacoli, quelli di Madior Dieng e Pòi Seïf(il 10, con pittura e musica) e del funambolo argentino Claudio Benegas (I'11).

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