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Peppe Guida e l'inseparabile Timoty |
Il Mattino di oggi, nella pagina del gusto, parla di Peppe Guida. Lo chef di Vico Equense diventato il beniamino del pubblico con le sue dirette. Semplicità, professionalità, amore per il territorio e per i prodotti che produce. Se dovessi scegliere un volto, per una campagna pubblicitaria, che rappresentasse in pieno Vico Equense, non avrei dubbi: prenderei lui, con la sua empatia, la sua schiettezza e il suo essere così naturale e non costruito. Ma ahimè non sono un esperto di comunicazione, uno che sa valorizzare il brand sui social network. Lascio perciò ad altri, più esperti di me, questo compito. Luciano Pignataro nel suo articolo di oggi tratteggia molto bene il profilo dello chef. “Si è presentato senza divisa, - si legge - a volte senza la barba rasata, come uno di famiglia che inizia a cucinare a casa. È questo è il primo segnale di ogni successo, mai porsi in maniera superiore a chi ci guarda. In questo gli anglosassoni sono bravissimi. Il cuoco di Vico Equense si è presentato come un papà o uno zio che si mette a cucinare. Quanta differenza con tanti cuochi che davanti alla telecamera sembrano dei chirurghi!” Il suo successo deve far riflettere. Come dice Pignataro, “adesso la gente ha voglia di semplicità e di sostanza vera, non costruita…”
1 commento:
Condivido questo pensiero lo Chef Peppe Giuda si è presentato a noi in queste dirette con semplicità e cucinando come se fosse nella ns. Cucina, senza sfarzi,usando prodotti a noi accessibili, pentole piccole come le abbiamo a casa insomma a cucinato per noi insegnandoci tanto, ma soprattutto a non buttare mai il cibo ma a rielaborare ciò che non viene mangiato, a cucinare in più per donare,e questo mi ha commosso perché mia madre cucinava sempre in più per donare a chi ne aveva bisogno.e poi con i suoi piatti abbiamo fatto i buchi a terra. Pina Scialo'
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