Vico Equense - Una riduzione del settanta per cento della tariffa variabile a favore di tutte quelle attività commerciali che hanno subito la chiusura durante il lockdown. E' il progetto per la Tari - la tassa sui rifiuti - a cui si sta dedicando l’Amministrazione comunale di Vico Equense. Il provvedimento è già stato illustrato per grandi linee, nel corso di una riunione con l’Assessore al Bilancio Roberta Barbieri, ai consiglieri comunali (maggioranza e minoranza) e verrà varato quanto prima dall'esecutivo cittadino. Successivamente, questo benefit sarà al centro di una discussione in consiglio comunale per l'approvazione finale. Gli operatori economici che, qualora vi fosse il semaforo verde dall'amministrazione, potranno ottenere le agevolazioni fino al 70 per cento saranno tutte quelle che hanno dovuto osservare la chiusura alla luce del dpcm emesso a marzo dal presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte. Non finisce qui. Perché, stando sempre alle intenzioni dell'amministrazione di Vico Equense, si cercherà di incrementare con risorse provenienti dal bilancio comunale il fondo che viene destinato al supporto finanziario delle famiglie in difficoltà. Si passerà da 25 mila a 40 mila euro, e le famiglie con basso Isee potranno risparmiare una o due rate. Le tariffe resteranno quelle del 2019. Le rate per il pagamento saranno 4, con scadenze 15 settembre, 15 ottobre, 15 novembre e 15 dicembre. Questa operazione finanziaria sarà di circa 350 mila euro e sarà finanziata utilizzando i fondi recuperati con la rinegoziazione dei mutui, che ammontano a circa 400 mila euro.
L'amministrazione comunale, infatti, nei mesi scorsi, ha approvato una delibera che rinegozia i mutui contratti dal Comune con Cassa Depositi e Prestiti e consente all'Ente di recuperare somme ingenti da investire in una fase molto delicata. Si tratta di una misura eccezionale prevista dal Governo centrale, che consentirà al Comune di Vico Equense l'allungamento della durata dei prestiti fino al 2043, con notevoli risparmi di spesa sull'anno in corso e sul periodo successivo, la cui natura, pur non essendo vincolata in termini di legge, trova come normale sbocco il mantenimento degli equilibri di bilancio, in un periodo di minori entrate correnti e di fabbisogni di spesa.
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