Vico Equense - “Esserci per cambiare" è lo slogan scelto dal Collettivo “Alta Tensione” di Arola. Dopo Pasqua cominceranno i lavori di adeguamento della rete elettrica all’interno del territorio comunale e in cima alle preoccupazioni dei cittadini i tanti disagi che subiranno. La chiusura della via Raffale Bosco, nel tratto tra Preazzano e Arola, ma anche paura per la propria salute. La centrale elettrica di Arola non è stata mai messa in sicurezza, e nel 2002 fu dichiarata pericolosa con un decreto del sindaco di allora, Giuseppe Dilengite, che, rilevazioni alla mano, stabilì il divieto di rimanere per più di 4 ore all'esterno delle abitazioni più o meno vicine alla centrale. Oggi, a 20 anni da quella ordinanza, che imponeva anche all'Enel di porre rimedio all'eccessivo campo magnetico documentato, mediante opere di schermatura elettromagnetica, nulla è stato fatto. I residenti hanno paura, fanno loro la massima "se il rischio c’è adesso, figuriamoci dopo un ulteriore potenziamento" e per tutelare la loro salute e quella dei loro cari hanno convocato un’assemblea pubblica, domenica 16 aprile 2023, alle ore 16.30, nei pressi della centrale elettrica. In un consiglio comunale del 2002, che si tenne proprio ad Arola, maggioranza e opposizione si schierarono unite a favore della dislocazione della centrale elettrica. Franco Lombardi, capogruppo dell’allora opposizione tuonò contro l’ordinanza cautelativa di Dilengite. "E un controsenso, - disse Lombardi - è un'ordinanza che lascia il tempo che trova. Bisogna fare qualcosa di concreto, la zona è a rischio. Nell'attesa della dislocazione della centrale, chiesta peraltro a gran voce da tutti, bisogna trovare un'altra soluzione come l'interramento dei cavi. Anche se l'Arpac dicesse che non c'è pericolo, cercheremo di non far iniziare i lavori comunque."
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