lunedì 6 gennaio 2025

Springsteen, il Boss venuto da Vico Equense

di Ilaria Urbani  - La Repubblica Napoli

Vico Equense - "Vulesse dedica' sta canzone agli amici di Vico Equense, la mia città". Bruce Springsteen parla in napoletano sul palco di piazza del Plebiscito. È il memorabile concerto a Napoli del 23 maggio 2013. Con la E Street Band poi attacca la celebre "My Hometown". In un attimo la leggenda lega la storia del rock a quella partenopea e alle sue origini materne: mamma Adele Zerilli è figlia di emigranti in America agli inizi del '900 da Vico Equense. Il trisavolo Andrea arrivato a metà ' 800 da Palermo a Vico aprì il Gran Caffè Zerilli, la moglie Rosa era nipote di Luigi Serio, poeta e patriota della Repubblica napoletana del 1799, per la quale morì combattendo sul ponte della Maddalena. Non potevano che essere napoletani i fan più accaniti del Boss, i due biografi appassionati Paola Jappelli e Gianni Scognamiglio che nel 1997, all'indomani dello show unplugged di Springsteen all'Augusteo, fondano il Pink Cadillac Bruce Springsteen Fan Club e poi il sito web. Jappelli, professoressa d'arte, sul palco del Plebiscito viene invitata dal Boss a cantare "Dancin' in the Dark". Cultrice e collezionista del Boss, con l'amico Gianni Scognamiglio, nel volume racconta centinaia di retroscena di 50 anni di carriera dell'artista "nato per correre".


Album per album, tante curiosità sul Boss, una ventina di Grammy e premio Oscar per " Streets of Philadelphia" dal film cult con Tom Hanks e Denzel Washington. Ma il Boss ispira il cinema anche prima: Robert De Niro per la memorabile scena di Taxi Driver allo specchio con l'ossessivo " You Talkin' To Me? ", "Stai parlando con me?", dichiara al sassofonista Clarence Clemons di essere stato influenzato da Springsteen che si rivolgeva così al pubblico quando veniva richiamato sul palco per i bis. Bruce non è solo un'icona musicale, ma è simbolo di impegno politico, soprattutto dopo l'album " The River" che contiene la formidabile " Hungry Heart" inizialmente composta per i Ramones, definita da John Lennon " la miglior canzone rock scritta dai tempi dei The Beatles". Bruce ammette che la sua musica "vuole misurare la distanza tra realtà e sogno americano" e con « "The Ghost of Tom Joad", ispirato a Furore di Steinbeck, esplora i temi della povertà e dell'ingiustizia sociale» . Un modo anche per sfuggire ai suoi demoni, al fantasma della depressione con cui lotta da sempre come il padre Doug, alcolista, col quale ha un pessimo rapporto. A differenza del papà, che non ha mai accettato il suo desiderio di fare il cantante, Bruce sceglie la musica come salvezza. E regala da più di mezzo secolo questa redenzione a milioni di fan del mondo non solo con i suoi album, ma anche con i concerti.

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