sabato 4 gennaio 2025

Vico Equense. Cooperative di via Le Pietre: sulle responsabilità è bagarre in consiglio comunale “Sono stati consigliati male”

Vico Equense - La verità giudiziaria è una cosa, la pratica della politica in tutte le sue sfaccettature è altro. La vicenda delle cooperative di via Le Pietre a Vico Equense è una lunga storia processuale che investe 27 famiglie di operai e impiegati, che con i sacrifici di una vita hanno acquistato una casa e adesso devono ripagarla di nuovo. In totale dovranno sborsare 4 milioni e 200mila euro, pari a quasi un terzo del valore totale degli immobili. Circa 140mila euro a famiglia, con un piano di rateizzo del Comune, per una vicenda che si è trascinata per decenni, che ora volge all'epilogo. Questa in sintesi è la verità giudiziaria. Sulle responsabilità politiche di tutto ciò è bagarre in consiglio comunale. “A mio avviso sono stati consigliati male nel corso degli anni…” Ad accendere la miccia le parole del Sindaco Giuseppe Aiello, che fuori dal microfono rispondendo al consigliere Giuseppe Ferraro aggiunge. “Ci sono state tante persone che in questo arco temporale hanno detto a queste persone di non pagare. Questo me lo hanno confermato alcuni condomini.” In poche parole si è arrivati a questa situazione perché i condomini hanno scelto di andare avanti legalmente. Successivamente prende la parola il consigliere Luigi Vanacore, ed è bagarre con Gennaro Cinque, ex sindaco, che visibilmente alterato sostiene che i condomini non hanno voluto pagare i circa 600mila euro proposti nel 2013, perché gli è stato consigliato di non pagare nulla.

 

“Prendo atto – dice Vanacore - che in questa sede si sottolinea che la colpa è di chi ha consigliato queste persone.” I soldi che il comune incasserà dai condomini delle cooperative saranno utilizzati per realizzare il parcheggio della piscina in fase di realizzazione con i soldi del PNRR. Questa è un po' la cronaca dei fatti a grandi linee, che potete vedervi integralmente nel video sotto. C’è da dire anche che la delibera che avrebbe ridotto l’importo a 600 mila euro è stata approvata fuori tempo utile. Se si è arrivati alla condanna al pagamento della somma di 4 milioni di euro è perché l'Amministrazione Cinque, all'epoca in carica, dispose l'acquisizione sanante solo successivamente al deposito della sentenza della Cassazione n. 22923, avvenuto in data 9 ottobre 2013, che aveva definito il giudizio civile con l'espropriato iniziato nel lontano 2000 e nel quale le Cooperative non erano state parti. Se lo avesse fatto anche un giorno prima del 9 ottobre 2013 la sentenza civile non sarebbe stata vincolante per il Comune e la somma da liquidare sarebbe stata quella calcolata dal Comune stesso di 620 mila euro e rotti, fatta salva l'eventuale azione da parte dell'espropriato contro tale quantificazione.

 

Nessun commento: