di Alessio Gemma - La Repubblica Napoli
Sant'Agnello - Un po' se l'è cercata. Mettendo il dito nella piaga. Perché nel giorno in cui inaugura la stazione della Vesuviana a Sant'Agnello, Vincenzo De Luca lancia l'appello sul nuovo ospedale da realizzare a « 50 metri da qui » : ospedale che Comune e parte della cittadinanza non vogliono. Tant'è che è in corso una battaglia legale da mesi. Apriti cielo. « Non è questo il luogo per parlarne» , urla una donna dalla platea mentre De Luca arringa sul palco. Ancora: «Pensiamo al piano traffico» , gridano contro il presidente della Regione che insiste sul «valore di avere Vesuviana e ospedale al servizio di cittadini e dei turisti». Imbarazzo e tensione. De Luca replica così: «Non devo chiedere il permesso per parlare, forse non ci siamo capiti. Stiamo inaugurando una opera finanziata dalla Regione dopo decenni. Ma che è...». Era iniziata tra applausi e foto. « Sono convinto che avremo un incremento del turismo del 30 per cento - aveva promesso De Luca quando avremo garantito un trasporto fluido e rapido. Stiamo risolvendo il problema della Vesuviana, credo dopo l'estate vedrete il primo treno nuovo » . Ma quasi a sorpresa, il presidente aggiunge: « C'è una ultima cosa importante. A 50 metri da questa stazione, c'è l'ospedale che dobbiamo fare, perché abbiamo impegnato 70 milioni. Se continuiamo a scherzare, il governo se li prende. Forse non avete capito bene la situazione... ». Il più stizzito è il sindaco di Sant'Agnello, Antonino Coppola, sul palco accanto a De Luca: «Non abbiamo mai scherzato su questo tema » , dice il primo cittadino in fascia tricolore interrompendo il presidente. E scatta l'applauso, qualcuno si fa sentire: « Bravo sindaco » . Per il Comune sorrentino quell'ospedale è «impattante, troppo vicino alle abitazioni, in un territorio a rischio idrogeologico».
Quando scendono dal palco, Coppola sfila dietro De Luca e a favore di telecamere esclama: «Esercitiamo il mandato nell'interesse esclusivo dei cittadini, non esistono le tavole della legge di De Luca». Si capisce che il fuori programma non era organizzato perché la platea si divide: chi protesta contro l'ospedale e chi sostiene De Luca applaudendolo. E nel corso del suo intervento, il presidente non cede a chi è contrario al nosocomio: «Vi sto dicendo che stiamo da un anno e mezzo e 444 si mette a rischio il finanziamento, niente di clamoroso. E vi sto dicendo che da qui all'ospedale sono 50 metri. È al servizio di tutta la zona...Ogni tanto qualcuno racconta sciocchezze. I turisti soprattutto stranieri ci chiedono di avere la sicurezza sanitaria » . De Luca prova a chiudere salomonicamente la polemica: « Comunque oggi è una giornata di festa, affronteremo gli altri problemi uno alla volta. Discuteremo, ma senza perdere tempo, se no facciamo la festa del piffero». Sulla sua voglia di ricandidarsi, l'ex sindaco di Salerno la mette giù così: «Avete sentito dal presidente dell'Eav Umberto De Gregorio che ci sono voluti 7 anni per avere i pareri necessari a fare i lavori in questa stazione. Noi abbiamo alle spalle dieci anni per il piano paesaggistico della costiera. Questo per spiegare ai cittadini che cosa vuol dire la battaglia per il terzo mandato. Siamo in un paese dove se non ti metti con una tenacia feroce sulla burocrazia rischi di non combinare niente. Lo stiamo spiegando ai politicanti a Roma che non sanno neanche dove è Sant'Agnello. Non è che quando realizziamo una stazione bella come questa, De Luca se la porta a casa: rimane qui al vostro servizio». Ma dai vertici del Pd arriva un altro messaggio a De Luca. «La nostra posizione sul terzo mandato è di contrarietà - dice la deputata Deborah Serracchiani, responsabile Giustizia dei dem - però bisogna comunque discuterne, anche perché ci sono Regioni come la Campania che non dobbiamo assolutamente perdere. Dobbiamo ragionare anche con De Luca perché senza non si vince, con lui si può ragionare, ne sono sicura». In queste ore si segnalano i primi contatti tra Antonio Misiani, commissario Pd in Campania voluto dalla segretaria Elly Schlein, ed esponenti del M5s per tessere l'alleanza alternativa a De Luca. Ed occhio alla foto in Umbria, un anno dopo il campo largo siglato a Perugia: insieme Marco Sarracino, deputato dem e membro della segreteria, con il 5 stelle Roberto Fico, candidato in pectore per la Campania.
Nessun commento:
Posta un commento