di Antonino Siniscalchi - Il Mattino
Sorrento - Un incontro emozionante, un colloquio nel segno del calcio, ma non solo. In primo piano la squadra, ma anche Sorrento e dintorni. Ieri mattina una delegazione della società rossonera, guidata dal presidente Giuseppe Cappiello, con il vice presidente Michele Mauro e il direttore generale Benito Starace ha incontrato, nell'udienza generale del mercoledì, Papa Francesco in Vaticano. Attimi intensi, ricchi di emozione e profonda spiritualità che resteranno scolpiti nel cuore di chi li ha vissuti. «A Papa Francesco - spiega il presidente Cappiello - grande appassionato di calcio, abbiamo avuto l'onore di donare la maglia gara del Sorrento, simbolo di valori, sacrifici e sportività, che il Pontefice ha particolarmente apprezzato. La maglia rossonera e il cadeau di uno degli sponsor, il limoncello di Capri». Una visita programmata, una udienza speciale per la società, una esortazione più di ogni altra: «Vi raccomando i giovani, aiutateli. Lo sport ed il calcio in particolare rappresenta un sostegno importante per la loro crescita». Il direttore generale Benito Starace ha la voce caratterizzata dalla forte emozione, mentre ricorda le fasi di questa giornata di fede e di sport. «Siamo stati accolti con grande cordialità - sottolinea -. L'emozione per l'incontro con Papa Francesco, ma non solo. La visita agli uffici del Vaticano, ogni passo un sussulto, impossibile spiegare a parole le sensazioni che hanno accompagnato il nostro itinerario». Una accoglienza curata nei particolari da padre Enzo Fortunato, originario della Costiera amalfitana, direttore della Comunicazione della Basilica di San Pietro. Papa Francesco si è informato della squadra rossonera nei minimi dettagli, tante domande, tra un sorriso ed una curiosità, stringendo quella maglia con il numero 1 e la scritta «Francesco» (quella rossonera, l'altra bianca è rimasta in una custodia).
L'incontro si è protratto oltre il tempo riservato ai colloqui tradizionali. «Proprio vero - aggiunge Benito Starace -: l'emozione non ha voce. Papa Francesco continuava a fare domande, la curiosità dell'appassionato di calcio in primo piano, ma anche tante domande su Sorrento, ma non è stato facile trovare la forza per rispondere in maniera esaustiva. Rimane il ricordo di una esperienza che ci accompagnerà per sempre, con una grande lezione di serenità per affrontare gli eventi sportivi con la consapevolezza di accettare l'evoluzione degli eventi sempre con un sorriso. Al di là delle parole, l'incontro con Papa Francesco induce ad una serena riflessione sul comportamento da assumere in ogni circostanza. Abbiamo il dovere di trasmettere ai giovani il vero significato dello sport».
Nessun commento:
Posta un commento