martedì 14 gennaio 2025

Sport emergenti, Calisthenics. Il vicano Gaetano Guida è vice campione italiano

di Agorà

Vico Equense - Un vicano ha conseguito un importante risultato in uno sport emergente: il calisthenics. Si tratta di Gaetano Guida che ha ottenuto riconoscimenti significativi a livello nazionale. Lo abbiamo intervistato per saperne di più. Gaetano Guida, partiamo dal titolo che hai conquistato, classificandoti II° a livello nazionale nella categoria pesi medi. Puoi raccontarci della competizione? Il titolo che ho conquistato riguarda la competizione di Calisthenics organizzata da Resistance Italia. La competizione prevedeva una prima fase di qualificazione divisa in tre tappe: Nord, Centro e Sud Italia. Io ho partecipato alla tappa di qualificazione del Centro Italia, a Roma, ottenendo la prima posizione tra dieci partecipanti. Questo risultato mi ha permesso di accedere alla finale, svoltasi all'Opiquad Arena di Monza, dove mi sono classificato secondo nella categoria pesi medi e quarto nella classifica generale su 27 partecipanti. Ci parli di questa disciplina sportiva: come funziona? Il Calisthenics, è una disciplina che nasce negli USA come "street workout" e si è poi diffusa anche in Europa, compresa l'Italia. Si basa sull'uso del proprio peso corporeo per sviluppare forza e resistenza fisica, senza pesi aggiuntivi. La disciplina si suddivide in tre tipologie principali: endurance, skills e zavorre. Personalmente mi occupo di endurance, che consiste nel completare circuiti di resistenza fisica nel minor tempo possibile, utilizzando esercizi base come muscle up, pull up, push up, dip, handstand push up e squat. Quali sono le regole? Le regole tecniche riguardano l’esecuzione corretta degli esercizi, affinché il giudice di gara possa convalidare ogni ripetizione. Ad esempio, nel caso del push up, l'atleta deve partire con le braccia tese, il bacino allineato alle spalle e la schiena dritta, per poi toccare con il petto la sbarra d'appoggio. Solo rispettando queste regole l'esercizio viene convalidato, evitando inutili perdite di tempo ed energie.


 

Che tipo di allenamento richiede una competizione nazionale? La preparazione per questa competizione è durata sei mesi, sotto la guida del mio coach, Francesco D'Onofrio, che mi segue da oltre due anni. Mi sono allenato quattro volte a settimana, focalizzandomi su circuiti di resistenza e sulla perfezione tecnica degli esercizi. Anche l'alimentazione ha giocato un ruolo fondamentale, sia per rientrare nella categoria di peso, sia per ottenere le massime prestazioni. Sul nostro territorio ci sono strutture adeguate per praticare questo sport? Essendo uno sport ancora emergente in Italia, non ci sono strutture altamente organizzate per il Calisthenics. Tuttavia, bastano attrezzature accessibili come sbarre per pull up, parallele per dip e anelli per creare l’ambiente ottimale. Al momento, il Calisthenics viene praticato principalmente in palestre tradizionali, pensate per il bodybuilding. Come ti sei avvicinato a questa disciplina? Ho iniziato con l'allenamento in palestra tradizionale, che mi ha dato le basi per approcciarmi al Calisthenics. La passione è nata grazie al fisioterapista Francesco Lardaro, che mi ha fatto conoscere questo sport. Ora lo pratico da 10 anni e ho scoperto un ambiente basato sul rispetto reciproco, molto diverso da altri sport come il calcio. Questo traguardo per me è un punto di partenza per il futuro.

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