La delibera approvata prevedeva di promuovere ogni ulteriore azione – anche giudiziaria - al fine di ottenere dall’azienda sanitaria la revoca dei provvedimenti con i quali fu disposta la chiusura temporanea del Pronto soccorso dell'Ospedale di Vico Equense, essendo venuto meno lo stato di emergenza legato al covid. Tutto caduto nel dimenticatoio? Questo porta a una crescente frustrazione nei confronti delle istituzioni, che appaiono distaccate dalle esigenze quotidiane della popolazione. È fondamentale che la politica si impegni a portare avanti le soluzioni che ha individuato per garantire un sistema sanitario efficiente e accessibile a tutti.
domenica 26 gennaio 2025
Vico Equense area disagiata per chiedere la riapertura del pronto soccorso. Tutto caduto nel dimenticatoio?
A Vico Equense l’emergenza sanitaria si fronteggia con un presidio del 118 nella borgata di Sant’Andrea. Per il momento sono stati individuati dei locali comunali concessi a titolo gratuito, che dovranno essere sistemati e quindi passeranno alcuni mesi prima che il servizio richiesto dalla Misericordia di Casoria diventi operativo. Intanto, la drammatica questione della sanità in penisola sorrentina torna al centro del dibattito politico. L’eventuale realizzazione dell’ospedale unico pone una domanda fondamentale: gli ospedali di Vico Equense e Sorrento, in attesa del polo unico, cosa faranno? Verranno potenziati? Saranno riconvertiti? Tutto è sempre molto vago, nebuloso. Si fanno le cose e poi ci si dimentica di portarle avanti, come per il pronto soccorso dell’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense, chiuso da 4 anni. Una decina di mesi fa è stata approvata all’unanimità la mozione presentata dai consiglieri di minoranza Antonio Breglia e Giuseppe Ferraro, che apre al riconoscimento del territorio di Vico Equense come "area disagiata", come avviene per le isole. Si ritenne che questo passaggio potesse costituire una svolta significativa per riavere il pronto soccorso sul territorio. Un percorso non semplice, ma il Consiglio comunale raccolse la sfida per conquistare il nostro sacrosanto diritto alla salute. La mozione prevedeva inoltre l’istituzione di una commissione costituita dal sindaco e da due consiglieri (uno di maggioranza ed uno di maggioranza) con il compito di promuovere tutte le iniziative possibili per ottenere la riapertura del pronto soccorso. Il conferimento di un incarico ad uno o più esperti in politica sanitaria e di viabilità per verificare i modi per far dichiarare il territorio di Vico Equense "area disagiata".
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