mercoledì 15 gennaio 2025

Vico Equense. Giuseppe Dilengite, nuova Giunta: esserci, non esserci o far finta di esserci?

Gennaro alle regionali: e se si candida Martusciello vs De Luca, cambia ancora? Coop edilizie via Le Pietre: la delibera per ridurre i costi è stata approvata in ritardo, perchè? Sequestri sul demanio alla spiaggia: sistema delle concessioni sbagliato

di Agorà

Vico Equense - Abbiamo sollecitato Giuseppe Dilengite, avvocato ed ex sindaco di Vico Equense, sui principali temi al centro del dibattito politico cittadino. E' recente il rimpasto in Giunta, come legge le scelte fatte e soprattutto: cosa pensa dell'assessore che manca per completare la composizione dell'esecutivo? Gentile direttore innanzitutto la ringrazio per la disponibilità del suo giornale. Le dico con franchezza che non condivido le modalità con cui è stata azzerata la giunta che era stata formata qualche tempo dopo l'elezione di Peppe Aiello a Sindaco di questa città. Il provvedimento di revoca degli assessori, dal mio punto di vista rappresenta un atto unilaterale di sfiducia nei confronti degli assessori già nominati o quantomeno è il segnale della mancanza di accordo all'interno della maggioranza circa tempi, modi del "rimpasto" e soprattutto circa le persone che avrebbero dovuto costituire la nuova giunta. E, come infatti, sono restati vacanti un assessorato e la carica di vice sindaco. Da punto di vista gestionale, poi, l'interruzione del lavoro degli assessori nominati in prima battuta costituisce certamente una frenata e un ostacolo alla realizzazione degli obbiettivi programmatici (se ce ne sono) dell'amministrazione comunale. Mi riferisco in particolare all'attività di due assessorati, quello alla programmazione Urbanistica e quello al Turismo e alla Cultura che pareva potessero raggiungere risultati in parte apprezzabili. E' il caso di dire che tra l'esserci, il far finta di esserci e il non esserci più è preferibile la prima ipotesi.

 

Un assessore che a inizio mandato organizza il proprio lavoro e quello degli uffici di riferimento lo fa in modo da pianificare il raggiungimento dei risultati programmatici nell'arco del quinquennio, non certo in meno di due anni e mezzo, perché ciò sarebbe impossibile. Il rimpasto avvenuto dunque sembra essere più che altro conseguenza della necessità di dare contentini alle varie componenti della maggioranza consiliare, atteso che è noto che diversi consiglieri comunali "scalpitavano" per ottenere maggiore "visibilità" e potere gestionale nel mentre qualche altro candidato, primo dei non eletti, "scalpitava" per entrare in consiglio comunale. Si sostiene che la manovra di rimpasto è stata voluta ed eseguita solo per rispettare accordi pre-elettorali. Se così fosse sarebbe un fatto riprovevole poiché ritengo che la giunta comunale, come il sindaco, devono rimanere in carica per l'intero quinquennio e lavorare sodo e con continuità per ottenere i risultati promessi in campagna elettorale. Ma, evidentemente, si cerca di mantenere il potere ad ogni costo... piuttosto che governare con coerenza e lealtà nei confronti degli elettori. Pare che ad ottobre si voti per il rinnovo del consiglio regionale. L'ex sindaco Gennaro Cinque, consigliere in carica, ha annunciato la volontà di ricandidarsi. Lei lo voterebbe? Ritengo che ci sono molti dubbi circa la ricandidatura di Gennaro Cinque alla Regione, visto anche il fatto che il Governo ha impugnato la legge regionale che istituisce la possibilità del terzo mandato per il Presidente della Regione Campania e, a quanto si dice, il Cinque dovrebbe ricandidarsi in una lista in appoggio a De Luca. Se poi il candidato del centro destra alle regionali sarà Fulvio Martusciello chissà se Gennaro farà un'altra "capriola" ritornando all'ovile... Se lo voterei? Prima di decidere vorrei che il "nostro" consigliere regionale ci illustrasse i risultati raggiunti nell’ ambito della sua attività in Regione a vantaggio del nostro territorio, a partire dalle iniziative volte alla riapertura del Pronto Soccorso dell'Ospedale De Luca e Rossano. Questione cooperative edilizie in Via Le Pietre. In forza di una sentenza passata in giudicato, 27 famiglie devono pagare in media 140 mila euro per l'esproprio non indennizzato del terreno su cui hanno costruito le abitazioni in cui vivono. L'Amministrazione ha concesso una rateizzazione lunga - fino a 30 anni - congelando parte degli interessi, il cosiddetto TAN (tasso annuale nominale). C’è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto. Lei come lo vede? Della complessa vicenda giudiziaria e amministrativa considero che la cosa che desta maggiori perplessità è quella relativa alla tardiva approvazione della delibera comunale dell'ottobre del 2013 che, se fatta tempestivamente, avrebbe ridotto la somma che il Comune avrebbe dovuto pagare per gli espropri a poco più di seicentomila euro. Non mi sembra che chi amministrava all'epoca abbia dato valide spiegazioni in merito. Sui social si discute sui lavori iniziati e non conclusi in Via S. Francesco, lungo la strada che porta al cimitero comunale. Ma questa particolare modalità nella realizzazione dei lavori, che procedono ad intermittenza, è una caratteristica propria di Vico Equense. Secondo lei c'è una logica sottesa a questa impostazione fatta di continui 'stop and go"? Direttore vi rispondo come risponderebbe "LUI": Insomma ma vi lamentate sempre? Nunn è penzà! Nell'arco del trentennio fini- remo tutti i lavori iniziati nel... 2006! Sulla scogliera vicino alla banchina della marina di Seiano sono stati sequestrati per irregolarità tavolati-solarium nella disponibilità di strutture ricettive, in collina un ristorante è stato chiuso per abusivismo edilizio. Cosa succede, secondo lei? Non mi avventuro a commentare la vicenda giudiziaria che coinvolge diverse attività turistico-alberghiere. Credo però che quanto accade sia anche la conseguenza di una disattenta e disomogenea politica di pianificazione urbanistica dell'area costiera. In sostanza si è preferito dare concessioni "a macchia di leopardo" secondo il principio del "divide et impera" piuttosto che portare avanti un progetto complessivo di riqualificazione e gestione unitaria delle aree demaniali.

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