Sant'Agnello - “La sanità in penisola sorrentina versa in condizioni pietose, nonostante l’abnegazione straordinaria di medici e infermieri...” A dirlo è Piergiorgio Sagristani, ex sindaco di Sant’Agnello, tra i principali sostenitori dell’ospedale unico della penisola sorrentina. “Ringrazio, in particolare, i comuni di Sorrento e Vico Equense, che rinunciarono, in prospettiva, ai propri presidi per sostenere il progetto” aggiunge in un passaggio dell’intervista su Agorà. Nell’immediato e in attesa dell’ospedale unico, Sagristani sottolinea che la penisola sorrentina deve essere riconosciuta zona disagiata, con incentivi economici per il personale sanitario. Ora l’amministrazione di Sant'Agnello di Antonino Coppola può accettare la sentenza, ricorrere al Consiglio di Stato o chiedere al commissario ad acta la convocazione di una nuova Conferenza di servizi. Ma bisogna tenere conto che in più casi Sant’Agnello rischierebbe di risarcire 93 milioni per la mancata realizzazione dell’ospedale. E ora si dovrebbe ripartire perchè stando alla sentenza della settima sezione Tar l’amministrazione di Sant’Agnello «non poteva disporre l’annullamento con conseguente arresto del procedimento sulla base di un ripensamento/ritiro del proprio assenso al progetto definitivo approvato in Conferenza di servizi, ma doveva sollecitare la riconvocazione della Conferenza di servizi». “Dire no è facile – continua Sagristani -, ma degli amministratori che abbiano senso di responsabilità devono trovare una soluzione alternativa oppure indicare le criticità da superare e lavorare con gli altri livelli istituzionali per superarle.”
Il provvedimento approvato dalla maggioranza del sindaco di Sant’Agnello, Antonino Coppola, nel settembre 2023 accoglieva le osservazioni di associazioni ambientaliste e di una residente in merito alla variante al piano regolatore necessaria all’esecuzione degli interventi sull’immobile Asl di via Mariano Lauro da trasformare in ospedale. Criticità che vertevano su due aspetti: il presunto rischio idrogeologico e le ricadute sul traffico. Obiezioni alle quali il commissario ad acta nominato dalla Regione, Gennaro Sosto, si è opposto. A chiedere l’annullamento del provvedimento anche Regione, Asl 3 Sud e altri Comuni. Enti che dal 2010 lavorano per il nuovo ospedale.
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