venerdì 27 giugno 2008

Comune, rimpasto in Giunta

Gragnano - Dopo le dimissioni di due assessori nel giro di due mesi, il sindaco di Gragnano, Michele Serrapica, è stato costretto ad un rimpasto di Giunta. In pochi giorni, Serrapica ha dovuto sostituire Michele Inserra e Roberto Attanasio, entrambi dimissionari. Il primo ha lasciato per ordine del Pd, il secondo per motivi di famiglia. In realtà, dopo le dimissioni di Inserra, il primo cittadino gragnanese aveva preso per sé la delega ai Lavori Pubblici che aveva lasciato l’esponente del Partito Democratico. Il successivo abbandono di Attanasio, poi, ha spinto Serrapica al rimpasto. Subentra, così, Giuliano Calabrese, il quale prenderà le deleghe a Contenzioso, Protezione Civile, Patrimonio, Innovazioni Tecnologiche, Informatizzazione, Sicurezza e legalità, Anagrafe, Delega Ufficio Stato Civile, Piano Parcheggi e Vigili Urbani. Calabrese è vicino al consigliere Piero Sabatino ed alla sua lista civica. Ai Lavori Pubblici è subentrato, invece, Michele Mascolo, consigliere comunale il quale ha rinunciato alla sua carica per diventare assessore. Al suo posto, è entrato in assise Pietro Cavaliere, rimasto fuori per pochi voti durante le ultime elezioni comunali, ed entrato solo adesso in consiglio comunale. Un rimpasto rapido che non muta gli equilibri già esistenti all’interno della Giunta gragnanese. Restano, infatti, con le deleghe immutate ed ai loro posti tutti gli altri assessori. (Dario Sautto Il Giornale di Napoli)

Incendiato pastificio a rischio 20 famiglie

Gragnano - La scorsa notte si è sviluppato un incendio all´interno dello stabilimento della Cooperativa Pastai Gragnanesi, un edificio a tre piani dove dal 1980 si produceva pasta di altissima qualità (esportata persino in Giappone), riprendendo la storica lavorazione artigianale della città. I danni sono ingentissimi: infatti, sono andati distrutti: al piano terra i locali dell´amministrazione; al primo piano la sala macchine e al secondo piano parte della sala dell´essiccamento. “Una vera tragedia – dice il presidente della cooperativa, Giovanni D´Avino – senza la sala macchine la produzione si ferma e qui lavorano 20 persone”. Intanto, sono in corso le indagini dei Carabinieri e non si esclude che l´incendio possa essere di carattere doloso. Ferma la reazione dei lavoratori che chiedono la solidarietà degli enti locali e del mondo del lavoro: qualunque sia la natura di questo incendio non intendono fermarsi e metteranno in atto tutte le misure necessarie affinché la fabbrica possa riprendere le attività al più presto

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