Chi rappresentavano Bassolino e Iervolino al ricevimento organizzato dal Presidente Napolitano in onore del Re di Spagna e del Presidente del Portogallo a Villa Rosebery? Bassolino è presidente della Regione Campania, Iervolino è sindaco del Comune di Napoli, solo per ricordarlo ai nostri concittadini che vivono all’estero e che leggono i giornali on line per avere notizie delle cose che accadono nella lontana Patria… Cioè qual'è oggi il vero rapporto di consensi tra questa coppia e i cittadini di Napoli e della Campania? Vi è il ragionevole dubbio che questa percentuale di rappresentatività arrivi al 10%. E il “10” viene fuori dall’indotto di aziende, società, agenzie e tanto e tanto altro che è sotto la tutela di personaggi che formano la “grande famiglia di ricchi” della città.Un esempio: anni fa, quando Bassolino frequentava le Frattocchie e aveva sulla giacca sgualcita e macchiata di oli il distintivo con “falce e martello”, i biglietti per i mezzi pubblici (tram, filobus, cumana, metropolitana, circumvesuviana, funicolari) venivano stampati da una sola tipografia (Azienda Castiglione). Oggi, nella globalizzazione napoletana, per una sola serie di biglietti vi sono progettisti, grafici, disegnatori, agenzie che si muovono sotto la guida di laureati, architetti, ingegneri, avvocati, economisti, pubblicitari e giornalisti per mettere su comunicati stampa.È proprio un’altra roba. C’è dell’altro, quasi tutti i personaggi che girano intorno a questo indotto sono "persone di famiglia", nonni, padri, madri, fratelli, zii, nuore, generi e compagnucci del “buon convento”. Tutti insieme formano quel 10% che oggi Bassolino e Iervolino vanno a rappresentare nelle cerimonie ufficiali, come è accaduto appunto in occasione della presenza a Napoli di Re Juan Carlos e del Presidente del Portogallo Anibal Cavaco Silva che hanno partecipato al Simposio Cotec per l’innovazione tecnologica svoltosi a Palazzo Reale e poi invitati alla cena di gala a Villa Rosebery dal Presidente Giorgio Napolitano. Per la visita degli ospiti organizzazione perfetta: strade controllatissime da Capodichino al centro-città, dal Vomero a Posillipo e poi da Posillipo all’aeroporto, uno spiegamento di polizia mai visto a Napoli. Purtroppo non è stato possibile allontanare la realtà in cui vive Napoli, cioè la presenza dell’immondizia e le buche per le strade: sacchetti all’uscita dell’aeroporto e una discreta quantità sacchetti galleggianti sotto Villa Rosebery.Una enorme sofferenza per Giorgio Napolitano, e ai napoletani dispiace. Caro Presidente stop alla speranza, meglio navigare nella realtà e affrontarla con la giusta e sacrosanta “rappresentatività”. (di Barbara Casalegno Napoli.com)
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