giovedì 26 giugno 2008

Red

Avrà anche una sede a Napoli «Red», l’associazione presentata ieri a Roma da Massimo D’Alema. «Red», per chi non lo sapesse, può avere un doppio significato: rosso, in inglese; rete, in spagnolo. Ognuno scelga la traduzione preferita. L’iniziativa di Massimo D’Alema suscita interesse e curiosità in Campania dove l’ex premier è radicato e dove è stato spesso candidato, l’ultima volta alle politiche dello scorso aprile. Ieri, al cinema Farnese, qualche napoletano c’era. È stata vista la senatrice Annamaria Carloni, esponente dell’area Bindi. C’erano gli ex deputati Michele Giardiello (che ha lasciato la Sinistra democratica) e Uberto Siola; c’era l’ex deputato Vincenzo Siniscalchi, oggi componente del Csm. Dei parlamentari campani, tutti invitati, la gran parte è stata trattenuta in aula perchè le votazioni si sono protratte fino a tarda sera. La curiosità per l’iniziativa di Massimo D’Alema riguarda chi è più vicino alle posizioni dell’ex premier ma anche altre anime del partito. Dà per scontata la sua adesione a «Red» Enzo Amendola, che di D’Alema è stretto collaboratore (è stato coordinatore della sua campagna elettorale). Ennio Cascetta, assessore regionale ai Trasporti, ha già detto che guarda con interesse all’associazione. E così Samuele Ciambriello, coordinatore regionale dei Cristiano sociali. A «Red» come momento di confronto guardano con attenzione molti esponenti del Pd come Andrea Cozzolino, Antonio Marciano, Vincenzo De Luca, Tino Santangelo, Michele Caiazzo. Ma, come si diceva, la curiosità va oltre le appartenenze. Ieri, all’inaugurazione della sede dell’associazione «Democratici in rete» di Luigi Nicolais (presente il coordinatore nazionale del Pd Goffredo Bettini) si discuteva anche di «Red». «Se non avessi avuto quest’impegno sarei andato», dice Massimiliano Manfredi, stretto collaboratore dell’ex ministro, nominato da Veltroni responsabile nazionale delle iniziative politiche del partito con il governo ombra. «Il fiorire di centri e associazioni fa parte del bello del Pd - ha commentato Bettini - ma la cosa importante è che non diventino attività che mascherano partiti paralleli». «Red» avrà una sede anche a Napoli. Aderire costa 100 euro (50 per gli under 30): la quota prevede, oltre alla tessera, l’abbonamento alla rivista pubblicata dalla fondazione ItalianiEuropei. (p.mai. il Mattino)

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