sabato 21 giugno 2008

Accuse e sospetti su Portici la rossa "Boom di tessere"

Rifondazione viaggia verso il suo congresso tra i veleni. Così, sotto accusa finiscono anche le tessere sottoscritte nella sezione di Portici, la più affollata del Sud, la seconda in Italia dopo quella romana della Garbatella. L´ala dell´ex ministro Ferrero, che ha conquistato la maggioranza del partito dopo la sconfitta elettorale e l´addio di Giordano alla segreteria, contesta quello che giudica un boom di iscritti sospetto, alla vigilia della stagione dei congressi. Sottoscrizioni che a Roma giudicano in grado di viziare i risultati delle consultazioni locali e che si dicono pronti ad azzerare. Napoli e provincia, nelle assemblee dei suoi amministratori che si sono tenute nelle scorse settimane, hanno fatto registrare una schiacciante maggioranza in favore della mozione che sarà presentata da Nichi Vendola al congresso nazionale. Una mozione che impegna il Prc a proseguire nell´operazione di unificazione delle forze politiche a sinistra del Pd, pur con una profonda revisione del progetto "arcobaleno" sconfitto alle urne nello scorso aprile. Quella mozione, a Napoli e nel resto della Campania, va a caccia di delegati da portare al congresso. Le previsioni, dentro il partito, la considerano vincente in quasi tutto il Sud. Ed ecco i veleni. Con le accuse che dall´ala Ferrero piovono sul caso-Portici, dove i tesseramenti sospetti vengono indicati in quasi 300. Andrea Di Martino, segretario provinciale di Rifondazione, sostenitore di Vendola, replica ai sospetti: «Il circolo di Portici è vivo. Un circolo vero. Sono anni che fa registrare un tesseramento che possiamo considerare di massa per un partito piccolo come il nostro». Anche stavolta, con oltre 400 iscritti. «Se le tessere nuove fossero 300, certo che sarebbe uno scandalo. Ma si tratta di 68 nuovi iscritti. Hanno scelto di dare una mano al partito in un momento di difficoltà come questo. Il circolo di Portici - continua Di Martino - produce risultati elettorali e iniziativa politica». È stato affollatissimo durante il dibattito post-elettorale, ed era pieno ieri sera, quando il congresso cittadino è comunque cominciato, nonostante le ombre. «Sarebbe grave se fosse cancellato dopo, quando saranno noti i risultati frutto dell´espressione democratica», avverte Di Martino. Il congresso provinciale si terrà dall´11 al 13 luglio, probabilmente alle terme di Agnano. Il braccio di ferro nazionale tra Vendola e Ferrero è in programma dal 25 al 27 luglio a Chianciano. (Angelo Carotenuto da la Repubblica Napoli)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ad averceli sti problemi.
Uguali uguali a quelli che hoil PD a Vico Equense, sono così pochi che tra un pò moriranno di solitudine.

Tristezza...