domenica 29 giugno 2008

«Il lutto è finito»

«Il lutto è finito», così Clemente Mastella «riparte senza grandi suggestioni ma con passione e vivacità perché dopo un periodo infelice - dice - ora siamo sempre di più». E al Consiglio nazionale dell’Udeur, l’ex ministro pone al suo partito un obiettivo: le prossime amministrative «per poter essere la piccola sorpresa delle prossime Politiche». Dove vanno allora l’Udeur e Mastella dopo la scomparsa dal Parlamento? «Dobbiamo stendere - dice il leader - una rete organizzativa, lavorando sul territorio, rispondendo ai bisogni della gente, specialmente nel Mezzogiorno. Ripartono gli altri, perché non dobbiamo ripartire noi? Abbiamo davanti due anni per le regionali dove possiamo essere più determinanti. E comunque alle prossime amministrative dobbiamo dimostrare di esistere». Sarà quello il primo vero banco di prova e Mastella, che ha ripreso a girare «per paesini e città» soprattutto della Campania, si racconta «come uno di quei cantanti che hanno frequentato Sanremo e che vengono invitati alle feste patronali. Ci vanno e fanno i soldi; quelli che invece hanno deciso di fare gli alti musicisti non se li fila nessuno...». Per il resto l’ex ministro lancia frecciate a destra e a sinistra: «Il Pdl non lo vedo un partito unico, mentre nel Pd c’è disagio con correnti non dichiarate. In alcuni salotti dalle parti di Capalbio e di Arcore c’è stato chi ha pensato di soffocarci, si sono sbagliati». E rivendica Mastella «un’alta utilità marginale» in vista delle prossime regionali. La sala ascolta e applaude, non ci sono molti fedelissimi passati con il Pdl, ma l’ex Guardasigilli annuncia «alleanze a livello locale con chi riconosce l’esistenza del nostro partito, poi... vedremo». E il vedremo riguarda esplicitamente la Costituente di centro e le prossime elezioni europee: «Occorre vedere la legge elettorale. È ovvio che la nostra ragione politica è quella del centro e chiunque si ritrova in quella zona è consanguineo». (Il Mattino)

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