venerdì 7 agosto 2009

Il Tribunale verso la chiusura. Insorgono gli avvocati

Struttura inaugurata meno di 2 anni fa, insorgono gli avvocati

Gragnano - Esiste ancora una possibilità che il Tribunale di Gragnano possa chiudere i battenti. Ma gli avvocati gragnanesi insorgono e fanno proposte per risolvere la questione. L’ennesima notizia negativa intorno ad una sezione, quella del distaccamento gragnanese del tribunale di Torre Annunziata, getterebbe sicuramente ancora di più nel caos la giustizia della zona stabiese. I motivi di una possibile chiusura del tribunale di Gragnano? In realtà sembrano non esistere. O, per meglio dire, sono campati in aria, senza particolare attenzione al reale problema che attanaglia la struttura giudiziaria gragnanese. «Godiamo di uno degli edifici più funzionali della Campania, sarebbe una sciocchezza chiudere il tribunale di Gragnano». L’analisi arriva dall’ex presidente dell’Associazione Forense gragnanese, l’avvocato Pasquale Coticelli, tra i fautori della riapertura della sede distaccata di Gragnano, dopo la chiusura delle vecchia Pretura. «Sembra sciocco – afferma Coticelli – trovarsi di fronte ad una eventualità del genere. Dopo anni di battaglie, con la possibilità di poter migliorare, chiudere di nuovo una delle strutture più funzionali della zona, inaugurata appena un anno e mezzo fa». Allora, a questo punto, cosa servirebbe a Gragnano per fare quel salto di qualità? «Semplicemente l’assunzione di due responsabili di cancelleria – risponde senza alcun tentennamento l’avvocato Coticelli – uno per la sezione civile, l’altra per quella penale. Al momento, infatti, tra trasferimenti, malattie e pensionamenti, praticamente c’è solo un impiegato di cancelleria che lavora a pieno regime. Questo, infatti, può essere considerato ad oggi l’unico disservizio della sede gragnanese». In questi giorni si è parlato di possibili trasferimenti degli uffici del Giudice di Pace solamente o a Gragnano o a Castellammare, con la conseguente chiusura di uno dei due tribunali. «È un’assurdità – attacca l’ex presidente dell’associazione forense gragnanese – poiché in questo preciso momento sia Gragnano che Castellammare funzionano a pieno regime, nonostante piccoli “problemi tecnici”, ma in maniera separata. In pratica, qualora fossero accorpati, sicuramente nessuno dei due tribunali riuscirebbe ad accogliere tutta la mole di lavoro dell’altra sezione». (Il Giornale di Napoli)

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