sabato 29 agosto 2009

Repliche…

I bassoliniani replicano a Franceschini e nel Pd si accende lo scontro sull’asse Roma-Napoli. Le dichiarazioni rilasciate in città dal segretario nazionale («dopo l’inverno dev’esserci la primavera. È sbagliato pensare a una candidatura a sindaco di Bassolino») scatenano la reazione del vicepresidente della giunta regionale, Antonio Valiante: «Franceschini avrebbe fatto bene a tacere ed aspettare qualche ora. E invece continua, purtroppo, a mantenere la sciagurata linea del suo predecessore Veltroni ignorando un tema fondamentale come lo sviluppo del Sud». Valiante si dice poi «stupito dall’assordante silenzio di tanti ex assessori regionali presenti che hanno concorso in questi anni a realizzare le numerose iniziative per Napoli e la Campania messe in campo con grande fatica e senza alcun sostegno esterno». Il riferimento è agli ex bassoliniani che giovedì hanno partecipato alla manifestazione politica al Borgo Marinari: Maria Fortuna Incostante, Teresa Armato, Enzo De Luca. Per il braccio destro del governatore, infine, «non si costruisce una fase nuova contro l’esperienza fatta». A Franceschini, pur non abbandonando mai il suo caratteristico tono pacato, ne dice due o tre Enzo Amendola. Primo: «Il se­gretario uscente ha affermato che Bassolino rappresenta l’in­verno? E io penso che proprio dalle sue parti vi siano parec­chi maestri di sci ». Secondo: «Il rinnovamento è esigenza condivisa da tutti, a comincia­re dal governatore. Eppure il ti­moniere del Pd ripopone, con una polemica che io trovo stru­mentale, inutili schemi litigio­si e rissosi». Terzo: «Ho sem­pre ammirato, e vorrei isprar­mi a loro, i leader storici della democrazia. Quelli che non an­davano in giro a criticare gli al­tri, per intendersi». Quattro: «Durante la manifestazione pubblica a cui Franceschini ha preso parte giovedì, ma non solo durante quell’occasione, è stato lanciato l’allarme tesse­re in Campania. Ce ne sarebbe­ro di più, molte di più rispetto all’effettivo grado di partecipa­zione politica che ruota attor­no al partito. Ebbene, vorrei ri­cordare allo stesso Franceschi­ni che qualche tempo fa inviai una lettera al segretario Veltro­ni, di cui lui era vice, per solle­vare il caso. E pubblicamente rilanciai l’allarme anche con il segretario regionale Tino Ian­nuzzi e quello provinciale (al­lora era Gino Nicolais). Denun­ce cadute nel vuoto. Perché le tirano fuori solo ora?».

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