lunedì 24 agosto 2009

La Sorrentina a rischio caos

Tra Vico e Pozzano transito a passo di lumaca

Meta - Il primo weekend del rientro coincide anche con quello di maggiore affluenza di auto e bagnanti in Costiera. E così, passato Ferragosto, la penisola sorrentina si trova a fare i conti con le auto incolonnate e la circolazione in tilt soprattutto in prossimità delle spiagge più frequentate. Conseguenza di una strana stagione turistica, partita al ralenty a causa della psicosi collettiva circa il presunto inquinamento delle acque del mare, mai confermato dai dati delle analisi, e che si è improvvisamente ripresa in questo fine-settimana. Ecco spiegate le code chilometriche che soprattutto di sera tengono in scacco la statale sorrentina. E così percorrere i sei chilometri che separano i tornanti di punta Scutolo da Sorrento vuol dire dover affrontare un viaggio che più durare anche più di due ore, senza possibilità di scampo, visto che anche le strade alternative sono intasate. Scene analoghe al mattino, quando il traffico si concentra intorno agli arenili con l’ormai tradizionale strozzatura di Pozzano. La mappa delle aree critiche vede in prima fila il bivio che conduce alla marina d’Equa a Vico Equense, nelle immediate prossimità del ponte di Seiano. Qui, infatti, si trovano le prime spiagge della Costiera scelte soprattutto da coloro che non vogliono prolungare oltre la trasferta in auto in vista di un tuffo. E proprio qui, ieri mattina, nonostante la presenza di vigili urbani, c’è stato uno degli ingorghi più significativi che ha mandato in tilt la circolazione verso Sorrento e verso il centro di Vico Equense. Pochi chilometri più in là c’è piazza Santa Maria del Lauro a Meta, cove confluisce sia il traffico della statale sorrentina sia quello proveniente da Positano ed Amalfi lungo la 163. E se a questo si aggiunge che in quest’angolo di Costiera si concentrano le spiagge più ampie del comprensorio si ha l’idea delle conseguenze sul fronte deal circolazione. Non a caso, nonostante la minore affluenza rispetto agli scorsi anni, qui l’amministrazione comunale si è affidata all’associazione nazionale carabinieri per organizzare la vigilanza lungo le strade che conducono al mare. «Il sistema dei controlli sta funzionando bene e sembrano essere soddisfatti sia i residenti che i turisti», dice il sindaco Paolo Trapani. D’altra parte proprio a Meta l’assessorato all’ambiente in collaborazione con i titolari dei lidi è sceso in campo per arginare i danni all’economia locale derivanti dalle voci circa la qualità delle acque. «Purtroppo non è stato possibile rimediare ai danni di questa sorta di paura collettiva, ma almeno siamo riusciti a fare chiarezza si una vicenda che rischia di avere gravi conseguenze sull’economia turistica locale», spiega l’assessore Giuseppe Tito. E infatti anche se i titolari dei lidi più frequentati della marina di Alimuri sottolineano che «il lavoro perso non è possibile recuperarlo in un paio di settimane di buona affluenza», è certo che da questo weekend gli arenili fanno registrare il tutto esaurito. Diverso il discorso per le spiagge del litorale di Massa Lubrense, dove si sono registrate non poche defezioni soprattutto tra gli affezionati di san Montano, marina della Lobra e Marina del Cantone. Su questo fronte, tuttavia, l’affluenza alle spiagge è legata all’occupazione delle case per le vacanze e non al turismo dei pendolari, saltata la stagione è difficile recuperare con le presenze del fine settimana. (Francesco Aiello il Mattino)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Era proprio necessaria la processione dei santi????Qualcuno avrebbe dovuto denunciare Don fabio per abuso di potere e per danni alla collettività. Ieri ci sono state tre ore e passa di fila e incidenti e malori.Meno male che qualche cittadino civile ci sta ancora e non hanno fatto eplodere i fuochi pirotecnici.

Pandeo ha detto...

Ma poi... fare tanti km per andare a fare il bagno nel mare ridotto a fogna? Proprio non capisco tanta ostinzione...